Scioperi in vista per gli avvocati

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Lo sciopero indetto dagli avvocati dell’Unione delle Camere Penali dal 17 al 21 settembre avrà una ragione ulteriore oltre a quelle già indicate nella delibera del 20 luglio e relative al mancato licenziamento del testo della riforma forense.

I penalisti, in particolare, hanno reso noto di considerare una grave violazione del diritto di difesa dei cittadini la previsione di cui all’articolo 9 del nuovo regolamento che detta i parametri per la liquidazione delle spese legali, nella parte in cui estende anche alle cause penali il dimezzamento dei compensi per il patrocinio a spese dello Stato. Secondo i legali, “la scelta di estendere il taglio alle cause penali si traduce in una vera e propria negazione del diritto a una giustizia effettiva che colpisce chi vive sotto la soglia di povertà e non può rinunciare a difendersi”.

Nel frattempo anche gli avvocati dell’Organismo unitario dell'avvocatura, con comunicato stampa del 1° agosto, hanno proclamato un'astensione dalle udienze nei giorni 20 e 21 settembre per protestare “contro l'incostituzionale chiusura di 1.000 uffici giudiziari, la rottamazione del processo civile, la delegificazione della professione forense, il fallimento della mediaconciliazione obbligatoria”.
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