Sblocca- cantieri: accordo sulla riforma del Codice appalti

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Sblocca- cantieri: accordo sulla riforma del Codice appalti

Presso l’Aula del Senato riprende oggi, 5 giugno, la discussione del Ddl di conversione del Decreto-legge “sblocca cantieri” (DL n. 32/2019).

Da quanto si apprende, Lega e M5S sarebbero giunti ad un accordo per quanto riguarda le ultime modifiche del disegno di legge nonché rispetto alla proposta di parziale e biennale sospensione dell’efficacia di alcune disposizioni del Codice degli appalti, presentata nei giorni scorsi.

Emendamento Lega snellito e integrato

Detta ultima proposta, in particolare, è stata snellita ed integrata da un subemendamento che riprende parte del testo approvato dalle Commissioni riunite Ambiente e Lavori Pubblici.

Dall’emendamento del Carroccio, così, sarebbero stati espunti alcuni passaggi, come quello che introduceva, di fatto, una liberalizzazione dei subappalti e la sospensione dell'obbligo di indicare la terna dei subappaltatori.

La maggioranza avrebbe deciso, in proposito, il ritorno della quota massima dei contratti in subappalto al 40%, ovvero il livello che era stato individuato dalle Commissioni riunite; questo fino a quando non interverrà una riforma complessiva del Codice degli appalti e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2020.

Altro punto su cui c’è l’intesa tra le due compagini è rappresentato dal ritorno al regolamento generale attuativo al posto delle linee guida ANAC e i decreti ministeriali attuativi.

Tra le previsioni del Codice appalti che, per contro, rimarrebbero soggette alla sospensione (fino al 31 dicembre 2020) sono ricompresi:

  • l’obbligo, per i Comuni, di centralizzare le gare (le amministrazioni locali, così, potranno continuare a bandire gare in proprio senza il passaggio alla centrale appalti);
  • l’obbligo di fare riferimento a commissari indipendenti nominati nell’ambito di un albo ANAC;
  • l’obbligo di affidare i lavori pubblici sulla base di un progetto esecutivo (con ritorno all’appalto integrato anche se con una formulazione più restrittiva).

E' stata ripescata, infine, la norma che prevedeva l'esclusione dalle gare per le imprese con irregolarità fiscali e contributive non definitive, anche se ne è stata limitata la portata: l’esclusione si avrà solo in caso di irregolarità “grave, e per violazioni contestate alle imprese “in atti amministrativi esecutivi”.

Allegati Anche in
  • eDotto.com – Punto & Lex 31 maggio 2019 - Sblocca cantieri: proposta la sospensione, per due anni, del Codice appalti – Pergolari
  • eDotto.com – Punto & Lex 23 maggio 2019 - Sblocca cantieri: appalti sotto al milione con invito, subappalto al 40% – Pergolari

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