Ritorsione nei confronti del whistleblower: sì alle sanzioni ANAC

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Ritorsione nei confronti del whistleblower: sì alle sanzioni ANAC

L'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con delibera n. 380 del 30 luglio 2024 - pubblicata il 20 settembre 2024 sul proprio sito istituzionale - ha sanzionato il Direttore generale di un'agenzia di sviluppo e innovazione in agricoltura, per aver adottato misure ritorsive nei confronti di un dirigente che aveva segnalato degli illeciti sul lavoro.

La segnalazione riguardava presunte irregolarità nelle assunzioni e conflitti di interesse da parte del Direttore.

Annullate le misure ritorsive post segnalazione

A seguito della predetta segnalazione, il dirigente aveva subito azioni punitive sotto forma di atti di riorganizzazione dell'Agenzia, approvati dal Direttore generale, che avevano impattato negativamente sulla posizione e sulle valutazioni di performance del dirigente.

La riorganizzazione, infatti, aveva comportato la penalizzazione del segnalante, a cui era stati assegnati incarichi declassati e valutazioni di performance negative.

L'istruttoria condotta da ANAC ha portato alla dichiarazione di nullità delle deliberazioni ritorsive, limitatamente a quelle che danneggiavano il dirigente whistleblower.

Tali misure sono state giudicate contrarie all’art. 54-bis del Decreto legislativo n. 165/2001, ratione temporis applicabile, che protegge i whistleblower da azioni discriminatorie.

Ai sensi di tale previsione, in particolare, "qualora venga accertata, nell'ambito dell'istruttoria condotta dall'ANAC, l'adozione di misure discriminatorie da parte di una delle amministrazioni pubbliche o di uno degli enti di cui al comma 2, fermi restando gli altri profili di responsabilità, l'ANAC applica al responsabile che ha adottato tale misura una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro”.

Sanzione di 10.000 euro al Direttore generale

ANAC ha inoltre sanzionato il Direttore Generale con una multa di 10.000 euro per l’uso distorto delle sue funzioni e per aver adottato misure discriminatorie.

In tale contesto, la richiesta del Direttore di accedere alla documentazione delle segnalazioni è stata respinta perché considerata inappropriata e presentata in modo strumentale.

ANAC ha dunque effettuato un’applicazione rigorosa delle norme a tutela dei whistleblower, con particolare riferimento alle disposizioni che proteggono i segnalanti da atti di ritorsione.

La decisione di annullare gli atti ritorsivi e sanzionare il Direttore riflette l’importanza attribuita alla protezione dell’integrità amministrativa e alla promozione di un ambiente di lavoro sicuro per chi segnala illeciti.

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