Risorse per pmi con destinazione extra Ue
Pubblicato il 03 dicembre 2015
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Per sostenere le imprese italiane che intendono inserirsi nei mercati extra UE e per migliorare e salvaguardare la solidità patrimoniale delle pmi esportatrici, il ministero dello Sviluppo Economico, con decreto 7 ottobre 2015 in “Gazzetta Ufficiale” n. 280 del 1° dicembre, ha stanziato 80 milioni di euro.
Inserimento nei mercati extra-Ue
I programmi di inserimento nei mercati extra UE devono essere realizzati in un solo paese di destinazione extra UE attraverso l'apertura di una struttura, che non rappresenti una rete di distribuzione all'estero, con la quale avvenga la diffusione di beni e servizi prodotti in Italia, oppure distribuiti con marchio di imprese italiane.
L'impresa proponente deve impegnarsi, nel momento della presentazione della domanda di finanziamento, a non aprire nel paese di destinazione altre strutture nei 3 anni seguenti alla concessione del finanziamento.
In ogni caso, i programmi di investimento non possono avere ad oggetto spese correnti connesse con l'attività di esportazione.
Se si intende realizzare i programmi congiuntamente con più imprese, deve essere utilizzato lo strumento del contratto di rete o altre forme contrattuali di collaborazione.
Modalità di finanziamento
I finanziamenti concessi rivestono la forma del finanziamento agevolato.
Con riferimento ai programmi di inserimento nei mercati extra Ue, l'agevolazione non potrà superare l'85% delle spese ammissibili.
Per gli interventi a favore della solidità patrimoniale delle pmi esportatrici, il finanziamento può essere concesso nel limite del 25% del patrimonio netto dell'impresa richiedente, e fino all'importo massimo di 300 mila euro.
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