Risorse per l’economia del mare 2025. Destinatari

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Il decreto del 18 luglio 2025 della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Protezione civile e politiche del mare-Economia e finanze) disciplina l’utilizzo del Fondo per l’economia del mare, istituito con la legge di bilancio 2025. Tale fondo nasce con l’obiettivo di sostenere la cosiddetta crescita blu, favorendo lo sviluppo sostenibile dei territori marini e la diffusione della cultura del mare.

All’interno del più ampio quadro delle politiche marittime nazionali il decreto stabilisce i settori di intervento ammissibili, i criteri di ripartizione delle risorse e le tipologie di progetti che possono beneficiare dei finanziamenti.

Risorse del Fondo per l’economia del mare

Il decreto del 18 luglio 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del 17 novembre 2025, definisce i settori nei quali possono essere utilizzate le risorse del Fondo per l’economia del mare, con lo scopo di promuovere:

  1. un’economia e una crescita blu sostenibili,
  2. la conoscenza e la cultura del mare, considerate elementi essenziali da tutelare e valorizzare.

Per raggiungere tali finalità, il decreto individua due categorie di intervento finanziabili.

1. Progetti di sviluppo e valorizzazione dei territori marini

Si tratta di interventi rivolti a migliorare le condizioni di vita delle comunità caratterizzate da tradizioni marinare, comprese le isole minori. Sono incluse azioni per:

  • mitigare i rischi naturali,
  • contrastare lo spopolamento,
  • migliorare servizi primari, accessibilità e mobilità,
  • favorire forme di turismo compatibile e sostenibile,
  • valorizzare il tessuto economico e sociale dei territori marittimi.

2. Progetti di divulgazione e promozione della marittimità nazionale

Iniziative realizzate attraverso media tradizionali, digitali o piattaforme online, oppure tramite il patrocinio a eventi di rilevante interesse culturale, sociale ed economico legati al mare. Tali progetti mirano a diffondere una maggiore consapevolezza del patrimonio marino, affrontando temi quali:

  • geografia e biologia marina,
  • cambiamenti climatici,
  • sostenibilità e uso delle risorse marine,
  • energie rinnovabili marittime,
  • tutela della biodiversità,
  • culture e mestieri storici del mare.

Le risorse sono così ripartite:

  • 70% delle risorse complessive è destinato ai progetti di sviluppo dei territori marini;
  • 30% è riservato alle iniziative di divulgazione e promozione della cultura del mare.

Soggetti beneficiari

Possono accedere alle risorse del Fondo per l’economia del mare una pluralità di soggetti, sia pubblici sia privati.

In particolare, i finanziamenti sono destinati a:

  • Amministrazioni pubbliche, centrali o locali, coinvolte in attività di sviluppo, promozione e tutela dei territori marini;
  • Centri di ricerca, istituti scientifici e organismi che operano nello studio dell’ambiente marino, dell’economia del mare e delle relative filiere;
  • Associazioni, fondazioni e realtà del terzo settore attive nella valorizzazione culturale, sociale, ambientale ed economica del mare;
  • altri soggetti pubblici o privati, purché idonei a realizzare progetti coerenti con gli obiettivi del Fondo.
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