Riscossione: stop a nuove cartelle fino al 15 ottobre
Pubblicato il 19 agosto 2020
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Spostata al 15 ottobre 2020, dal precedente 31 agosto, la sospensione di pagamenti legati a cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento dell'Agenzia delle entrate-Riscossione.
Decreto Agosto: niente atti di riscossione fino al 15 ottobre
All'indomani della pubblicazione del Decreto Agosto (DL n. 104/2020), l'AeR rinnova le Faq – dando notizia con comunicato stampa del 18 agosto 2020 – presenti sul sito internet offrendo un memorandum sulle novità legate alla riscossione contenute nel recentissimo decreto che segue i precedenti provvedimenti "Cura Italia" e "Rilancio".
Una delle precisazioni: ad essere sospese sono anche le notifiche di nuove cartelle, dei pignoramenti e degli altri atti di riscossione. Quindi, stop per l’Agenzia all'avvio di azioni cautelari ed esecutive, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.
Ancora, si precisa che i pagamenti sospesi dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla scadenza del periodo di sospensione: entro il 30 novembre 2020.
E' attiva sempre fino al 15 ottobre la sospensione degli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi, effettuati dall'Agente della riscossione prima del 19 maggio 2020, su stipendi, salari o altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati. Gli obblighi del soggetto terzo saranno nuovamente attivi dal 16 ottobre 2020.
Decreto Agosto: stop alle rate
Anche le rate dei piani di dilazione in scadenza tra l’8 marzo e il 15 ottobre 2020 sono toccate dalla detta sospensione; il relativo pagamento va eseguito entro il 30 novembre 2020, in unica soluzione.
Novità per i nuovi piani di dilazione concessi per domande presentate entro il 15 ottobre 2020: la decadenza della dilazione si verifica in caso di mancato pagamento di 10 rate, anche non consecutive, anziché delle 5 ordinariamente previste.
Nessun intervento, invece, è stato fatto sui termini di scadenza della rottamazione-ter e del “Saldo e stralcio”. Rimane, quindi, fermo il termine del 10 dicembre 2020 entro il quale effettuare i pagamenti delle rate in scadenza nel 2020 (non sono previsti i cinque giorni di tolleranza ex DL n. 119/2018).
Coloro che hanno pagato tutte le rate del 2019 della rottamazione-ter, del “Saldo e stralcio” e della “Definizione agevolata delle risorse UE”, non incorrono nella perdita dei benefici delle misure agevolate per mancato, insufficiente o tardivo pagamento alle relative scadenze delle rate da corrispondere nell’anno 2020, qualora avvenga l’integrale versamento delle stesse entro il 10 dicembre 2020.
- edotto.com – Edicola del 26 maggio 2020 - Decreto Rilancio. Agenzia Entrate su riscossione e pignoramenti - Moscioni
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