Rinvio delle istanze Irap con riflessi sulla compilazione del prossimo bilancio d’esercizio
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 07 ottobre 2009
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A seguito dello slittamento della data di invio delle istanze per chiedere il rimborso delle imposte per la deducibilità dell’Irap si verificano alcuni mutamenti significativi anche per ciò che riguarda la corretta imputazione del credito nel bilancio del 31 dicembre 2009. Nello specifico, la deduzione Irap del 10% e il conseguente rimborso della maggiore Ires genererà una sopravvenienza attiva che dovrà essere riportata nella voce E20, tra i proventi straordinari. A fronte di questo provento, l’impresa contabilizzerà un credito verso l’Erario da riportare tra i “Crediti tributari”, nella sezione dell’attivo circolante. Per poter agire correttamente è, però, necessario che tra il provento e il correlato credito si venga ad evidenziare il principio della competenza temporale. A volte è difficile poter verificare tale principio, quindi ci si deve rifare ai criteri generali. Vale, in tal caso, quello di prudenza, secondo cui i proventi devono essere rilevati solo quando sono realizzati con ragionevole certezza. Secondo le modifiche anticipate dal Fisco ai criteri di rimborso delle imposte per la deducibilità al 10% dell’Irap, prima verrebbero liquidate integralmente le annualità 2004-2005 e poi le altre. Di conseguenza, i crediti relativi a quegli anni dovrebbero essere considerati certi, in quanto già accertati al momento dell’invio dell’istanza, mentre si potrebbero avere dei dubbi sulla spettanza degli importi successivi. Dunque, le società - nel momento in cui redigono il bilancio al 31 dicembre 2009 - dovranno tenere distinto l’importo certo (che andrà iscritto subito) da quello incerto, relativo alle annualità 2006-2007, che va sospeso fino al momento dell’erogazione da parte del Fisco.
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