Riforma forense: piena operatività non prima del 2015

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Le nuove norme sull’ordinamento professionale forense, approvate in via definitiva dal Senato il 21 dicembre 2012 ed in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entreranno definitivamente a regime solo nel 2015.

Ed infatti, per consentire la piena operatività della riforma, dovranno essere emanati numerosi regolamenti per metà da parte del ministero della Giustizia e del Consiglio nazionale forense.

Il Dicastero, nel dettaglio, dovrà provvedere alla regolamentazione in materia di codice deontologico (pubblicazione e trasparenza), alla scelta delle professioni da ammettere alle associazioni multidisciplinari con i legali, alla definizione delle modalità per il conseguimento del titolo di specialista, alla regolamentazione delle modalità di elezione dei consiglieri dell'Ordine, alla pubblicazione del valore dei parametri su indicazione del Cnf, alla fissazione delle modalità di svolgimento del tirocinio.

Il Cnf, a sua volta, sarà tenuto a disciplinare la formazione continua, a regolare l'istituzione della Scuola superiore del l'avvocatura, a stabilire le modalità per l'elezione ai consigli distrettuali di disciplina, a fissare le regole per il procedimento disciplinare davanti ai Consigli distrettuali di disciplina nonché a redigere il codice deontologico dell'avvocatura e le regole per le modalità di accesso allo “sportello del cittadino”. Su tutta l’attività regolamentare delegata, il ministero della Giustizia avrà potere di vigilanza con possibilità, entro quattro anni dall'entrata in vigore dell'ultimo regolamento, di adottare eventuali disposizioni integrative e/o correttive.
Anche in
  • Il Sole-24Ore del 23 dicembre 2012– Norme e Tributi, p. 15 - La riforma forense a regime non prima del 2015 - A.Gal.

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