Rideterminazione del valore del terreno. Perizia anche dopo la stipula
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 10 maggio 2013
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Secondo la Corte di cassazione - sentenza n. 11062 del 9 maggio 2013 - il contribuente che stipula un atto di vendita in data antecedente rispetto alla data dell'asseverazione della perizia di stima giurata per la determinazione del costo fiscale del terreno, non perde, a causa di tale circostanza, il beneficio della rivalutazione ai fini del calcolo dell'eventuale plusvalenza.
In proposito, infatti, – rileva la Suprema corte – la legge non pone alcuna specifica limitazione.
Il principio affermato dai giudici di legittimità si pone in contrasto con l’orientamento consolidato dell’agenzia delle Entrate secondo cui, in materia di rideterminazione del valore del terreno edificabile da dedurre dal corrispettivo di vendita ai sensi dell'articolo 67 del Tuir, si ha inefficacia della rivalutazione qualora la redazione e il giuramento della relativa perizia siano successivi alla cessione del bene. Interpretazione, questa, ribadita anche nel testo della circolare dell'agenzia delle Entrate n. 47/E/2011.
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