Responsabilità sanitaria. L'anamnesi va ripetuta all'ingresso di ogni reparto
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 05 agosto 2014
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Ad ogni cambiamento di reparto, va ripetuta l'acquisizione delle informazioni in merito alla completa anamnesi del paziente. Il medico, ossia, non può confidare sulla completezza delle informazioni recepite dai suoi colleghi del pronto soccorso.
In tema di successione nella posizione di garanzia, infatti, il principio di affidamento se da un lato implica che colui il quale si affida non possa essere automaticamente ritenuto responsabile delle autonome condotte del soggetto cui si è affidato, dall'altro comporta anche che, qualora l'affidante ponga in essere una condotta casualmente rilevante, la condotta colposa dell'affidato non vale di per sé ad escludere la responsabilità dell'affidante medesimo.
Il sanitario del reparto, quindi, non può esimersi dal fare al paziente domande, affidandosi completamente all'operato del medico del pronto soccorso.
E' quanto puntualizzato dalla Corte di cassazione con sentenza n. 34239 del 4 agosto 2014 con riferimento alla vicenda di un medico a cui era stato contestato di aver cagionato per colpa la morte di un paziente avendo prescritto un farmaco a cui quest'ultimo era allergico, causandogli shock anafilattico.
Il sanitario si era affidato all'anamnesi del pronto soccorso omettendo di chiedere espressamente al paziente se soffrisse di qualche allergia.
- Il Sole 24Ore – Norme e Tributi – In breve, p. 30 - Non basta anamnesi del pronto soccorso
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