Rave, reati ostativi e disciplina transitoria del processo penale: sì del Senato
Pubblicato il 14 dicembre 2022
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Nella seduta di ieri, 13 dicembre 2022, l'Aula del Senato ha approvato, con modificazioni, il Ddl di conversione del Decreto legge n. 162/2022 (cosiddetto decreto "antirave").
Il testo passerà alla Camera per la sua definitiva approvazione.
Il provvedimento, si rammenta, reca misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, di entrata in vigore della riforma del processo penale, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali.
Raduni illegali: norma incriminatrice riformulata
In sede di conversione, in particolare, è stata riformulata la norma antirave, in modo da rendere più specifica la nuova fattispecie incriminatrice ed evitare applicazioni estensive.
Il reato di invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica è collocato tra i delitti contro il patrimonio del Codice penale, e punisce chiunque promuova un'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento quando ne derivi un concreto pericolo per la sicurezza e la sanità pubblica.
La condotta è sanzionata con la reclusione da 3 a 6 anni e con la multa da mille a 10mila euro.
Disciplina sui reati ostativi, revisione
Altro aspetto disciplinato, come detto, è l'accesso ai benefici penitenziari e alla liberazione condizionale da parte di detenuti condannati per specifici reati, particolarmente gravi, tali da precludere l'accesso ai benefici stessi in assenza di collaborazione con la giustizia (c.d. reati ostativi). Dalla lista dei predetti reati sono stati espunti quelli contro la pubblica amministrazione.
Le nuove misure, in particolare, indicano requisiti stringenti, per impedire che siano ammessi a misure premiali soggetti che possano avere ancora collegamenti con il contesto criminale di provenienza.
Esse, altresì:
- estendono al regime della liberazione condizionale la disciplina restrittiva per l'accesso ai benefici penitenziari;
- introducono una disciplina transitoria da applicare ai condannati non collaboranti per reati "ostativi" commessi prima dell'entrata in vigore della riforma;
- estendono la platea dei soggetti nei confronti dei quali la Guardia di finanza ha facoltà di procedere ad indagini fiscali e patrimoniali.
Processo penale, nuova disciplina transitoria
A seguire, il Dl dispone il differimento, dal 1° novembre al 30 dicembre 2022, dell'entrata in vigore del Decreto legislativo n. 150/2022 attuativo della cosiddetta "riforma Cartabia" per quanto riguarda il processo penale.
Tra gli ultimi ritocchi approvati, si segnala l'introduzione di particolari disposizioni transitorie in materia di modifica del regime di procedibilità, di termini per la costituzione di parte civile, di processo penale telematico, di semplificazione delle attività di deposito di atti, documenti e istanze, di indagini preliminari, di inappellabilità delle sentenze di non luogo a procedere, di udienza predibattimentale e di giustizia riparativa (la cui entrata in vigore slitta al 30 giugno 2023).
Sanzioni ai no vax rinviate al 30 giugno 2023
Per finire, si segnala che in tema di obblighi di vaccinazione anti covid, è stato disposto che fino al 30 giugno 2023 sono sospesi le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione ai no vax tenuti all’obbligo vaccinale.
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