Rating di legalità delle imprese, nuovo Regolamento Antitrust
Pubblicato il 21 ottobre 2020
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Pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il nuovo Regolamento attuativo in materia di rating di legalità dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Il provvedimento è stato approvato dall’Antitrust con delibera n. 28361 del 28 luglio 2020.
Nel Regolamento, sono contenute disposizioni in tema di requisiti per l'attribuzione del rating di legalità, valutazione e possesso dei requisiti, procedimento per l'attribuzione del rating, durata, modifica, rinnovo, annullamento, sospensione e revoca del rating medesimo, obblighi informativi gravanti sull’impresa richiedente o alla quale è stato attribuito il rating di legalità.
Per la relativa stesura, l'Autority ha tenuto conto delle osservazioni giunte dagli stakeholder a seguito della consultazione pubblica precedentemente effettuata.
Rating di legalità per imprese ed enti
I soggetti destinatari del rating di legalità sono le imprese, sia in forma individuale che collettiva, o l'ente che svolge attività d'impresa:
- avente sede operativa nel territorio nazionale;
- che abbia realizzato un fatturato minimo di due milioni di euro;
- che, alla data della richiesta di rating, risulti iscritta, da almeno due anni, nel registro delle imprese o nel Repertorio delle notizie economiche e amministrative (R.E.A.).
Tali enti, che esercitano attività di impresa in via non esclusiva o prevalente, devono possedere congiuntamente tutti i requisiti apena indicati.
Attribuzione del rating di legalità: requisiti, reati impeditivi
In primo luogo, sono definiti i requisiti di onorabilità per l'attribuzione del rating di legalità da parte delle imprese, requisiti che devono essere posseduti dagli amministratori della società che ha richiesto il rating ed anche dagli amministratori della società controllante o dell’ente che esercita attività di direzione e coordinamento.
L’impresa dovrà quindi dichiarare se le persone fisiche, figure apicali dell’impresa, siano state destinatarie di provvedimenti definitivi di condanna per reati ex D. lgs. n. 231/2001, per reati tributari ex D. lgs. n. 74/2000 e per reati sulla sicurezza sul lavoro, a cui si aggiungono i reati di usura, il reato di trasferimento fraudolento di valori e il reato di bancarotta fraudolenta.
Tali ultimi reati sono stati infatti inseriti tra le fattispecie considerate impeditive al rilascio del rating.
Elenco delle imprese con rating di legalità
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato provvederà a pubblicare e a mantenere costantemente aggiornato, in un'apposita sezione del proprio sito, l'elenco delle imprese cui il rating di legalità è stato attribuito, sospeso, revocato o annullato (e relativa decorrenza).
Le iscrizioni relative alla revoca e all'annullamento – si legge nel Regolamento - permangono nell'elenco sino alla data di scadenza del rating ovvero, in ogni caso, per un periodo non inferiore a sei mesi.
Il Regolamento – che sostituisce il precedente approvato con delibera dell’Autorità del 15 maggio 2018 - entra in vigore il giorno successivo a quello della relativa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (avvenuta il 19 ottobre 2020).
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