Questione riders: verso il primo CCNL della "gig economy"?
Pubblicato il 20 giugno 2018
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Il Ministero del Lavoro, con comunicato del 19 giugno 2018, ha reso noto che si è svolto l'incontro con i rappresentanti delle principali aziende che impiegano i riders per le consegne a domicilio per arrivare a definire un maggior livello di tutele e garanzie, e per fare questo le strade che il Ministro ha indicato sono due:
- una è quella in cui il Governo vara una norma in cui si stabiliscono i contenuti minimi retributivi e di tutele assicurative e previdenziali;
- l'altra è quella di mettere insieme i rappresentanti delle piattaforme e dei riders per costruire un nuovo modello di contratto che riguarda i lavori del futuro.
Di Maio ha sottolineato in tale occasione la sua intenzione di contemperare le esigenze di entrambe le parti, garantendo condizioni migliori per i lavoratori e favorendo al contempo la crescita di nuove attività legate alla gig economy, affinché possano operare con profitto per creare nuovo lavoro.
L'auspicio è che si arrivi al primo contratto collettivo nazionale della "gig economy", allargando il confronto a tutte le forme di rappresentanza.
Il tutto, però, dovrà avvenire in tempi ragionevoli, altrimenti - si legge nel comunicato - il Governo interverrà con una legge.
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