Quasi pronto il regolamento per pagare i debiti con il Fisco fino ad un massimo di 10 anni
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 06 novembre 2013
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Il ministero dell’Economia è agli ultimi ritocchi del regolamento che consentirà ai contribuenti in difficoltà di poter allungare la rateizzazione dei debiti con il Fisco.
Il provvedimento, attuativo del decreto "Fare", attualmente al vaglio della Ragioneria per le ultime verifiche, prevede quattro piani di rateizzazione che rispecchiano le diverse situazioni di crisi economica del contribuente: si potrà richiedere ad Equitalia di applicare il piano che più risponde allo stato economico del contribuente.
È contemplato una piano di rateazione ordinario con una durata massima di 72 rate in presenza di una situazione di obiettiva difficoltà; un piano di rateazione in proroga ordinario fino a un massimo di 72 rate in caso di comprovato peggioramento della situazione di temporanea difficoltà del richiedente o, in alternativa, un piano di rateazione in proroga straordinario fino a un massimo di 120 rate in caso di comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica e per ragioni estranee alla responsabilità del contribuente da chiudere in un massimo di 10 anni; un piano di rateazione straordinario con possibilità di frazionamento del debito fino ad un massimo di 120 rate, sempre in caso ci si trovi in una situazione di grave difficoltà, indipendente dalla responsabilità del debitore e collegata alla congiuntura economica.
I contribuenti avranno la facoltà di optare per uno solo di questi piani. I piani anche se alternativi tra loro non impediscono al contribuente che si è visto negare, per esempio, la dilazione straordinaria, di poter far richiesta del piano di rateazione ordinario, anche con la versione in proroga.
È previsto, poi, che per la concessione della dilazione massima delle 120 rate venga adottato un criterio progressivo che si basa sul rapporto tra la rata e il reddito mensile del nucleo familiare per le persone fisiche; per le imprese, invece, la progressione viene fatta tra la rata e il valore della produzione. Dunque, non è ammessa alcuna discrezionalità per Equitalia nella concessione di un piano piuttosto che di un altro. La rata mensile, inoltre, per le famiglie non potrà essere superiore al 20% del reddito del nucleo familiare oppure, per le imprese, al 10% del valore della produzione.
- Il Sole 24 Ore, p. 2 - Più facile pagare le tasse a rate - Lovecchio
- Il Sole 24 Ore, p. 3 - Equitalia, così i debiti si pagano in 10 anni - Mobili
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