Protezione dei lavoratori da calore e radiazione solare: linee guida 2025
Pubblicato il 30 giugno 2025
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La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato, il 19 giugno 2025, le linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori da calore e radiazione solare.
L’innalzamento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici rappresenta una minaccia crescente per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto all’aperto ma anche in ambienti interni non adeguatamente climatizzati. Il calore eccessivo aumenta il rischio di patologie correlate, accresce il rischio di infortuni e abbassa la produttività.
Il datore di lavoro ha l’obbligo, secondo il T.U. sicurezza (D. Lgs. 81/2008), di valutare tutti i rischi legati a fattori climatici, inclusi quelli derivanti da microclima e radiazione solare, e attuare misure di prevenzione e protezione.
Con le linee di indirizzo approvate il 19 giugno 2025, che nascono dalla sintesi dei documenti prodotti da Regioni e Province Autonome, si vuole fornire una visione complessiva delle azioni necessarie per garantire condizioni di lavoro salubri e sicure in presenza di alte temperature e radiazione solare.
Quadro normativo
Il datore di lavoro ha l’obbligo, ai sensi dell’art. 28 del D. Lgs. 81/2008, di valutare tutti i rischi per la salute e sicurezza, inclusi quelli derivanti da microclima e radiazione solare, in base alla prescizioni di cui all'Allegato IV, sui requisiti degli ambienti di lavoro e dell'art. 180 del Titolo VIII, che considera il microclima un agente fisico di rischio.
Poiché non esiste un capo specifico per microclima e radiazione solare nel Titolo VIII, ricordano le linee guida, si applicano le norme generali contenute negli articoli 181-186.
È obbligatoria anche la formazione e informazione dei lavoratori esposti (art. 184), soprattutto per quelli particolarmente sensibili, che possono così richiedere la sorveglianza sanitaria (art. 41).
La valutazione dei rischi da agenti fisici deve essere:
- programmata con frequenza almeno quadriennale;
- aggiornata in caso di modifiche rilevanti (es. nuovi processi o organizzazione del lavoro).
Strumenti di supporto alla valutazione sono disponibili online, in particolare sui portali Agenti Fisici e Worklimate, grazie al lavoro delle Regioni, INAIL e altri enti tecnici.
Ambito di applicazione
Le linee di indirizzo sono applicabili in tutti i settori in cui è prevedibile il rischio legato a temperature elevate e radiazione solare.
Il rischio da radiazione solare riguarda esclusivamente gli ambienti outdoor. Il rischio da calore può manifestarsi anche in ambienti indoor, soprattutto se non adeguatamente isolati o climatizzati, o se influenzati dalle condizioni esterne o da un layout non ottimale.
Negli ambienti non vincolati da esigenze produttive, l’obiettivo prioritario deve essere il raggiungimento del comfort termico.
Fattori di rischio
Sono fattori predisponenti al rischio da calore l’alta temperatura e umidità, l’attività fisica intensa, la scarsa idratazione e una dieta inadeguata, il vestiario pesante, la scarsa ventilazione, fattori individuali come patologie croniche o sensibilità al caldo.
Sono fattori di rischio da radiazione solare l’esposizione diretta al sole e le superfici riflettenti.
L’esposizione al calore, in ambienti di lavoro sia interni che esterni, può generare diverse patologie, alcune lievi e temporanee, altre potenzialmente gravi. È fondamentale riconoscere i sintomi precocemente e intervenire in modo adeguato.
Pincipali effetti sulla salute legati al calore e alla radiazione solare, con i sintomi e le azioni consigliate: tabella
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Condizione |
Sintomi principali |
Cosa fare |
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Dermatite da sudore |
Irritazione, prurito, piccole vescicole su collo, ascelle, inguine, torace, gomiti |
Spostarsi in ambiente fresco e asciutto; evitare creme e unguenti; mantenere l’area pulita e asciutta. |
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Crampi da calore |
Dolori muscolari dovuti a perdita di sali con sudore |
Reintegrare con liquidi e sali minerali; massaggiare i muscoli colpiti; eventualmente somministrare soluzioni isotoniche. |
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Squilibri idrominerali |
Sete intensa, sonnolenza, pelle asciutta, pressione bassa, irritabilità |
Bere abbondantemente; assumere sali minerali; se i sintomi persistono contattare il medico o chiamare il 112/118. |
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Esaurimento da calore |
Mal di testa, nausea, sudorazione profusa, debolezza, confusione, temperatura > 40°C |
Spostare in luogo fresco; offrire acqua a piccoli sorsi; rinfrescare con acqua fredda; alleggerire abbigliamento; avvisare medico o pronto soccorso se necessario. |
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Colpo di calore |
Cute secca e calda, delirio, perdita di coscienza, shock, tachicardia, arresto sudorazione |
Emergenza medica: chiamare 112/118; spostare all’ombra; raffreddare corpo con acqua fredda e ventilazione; rimuovere gli indumenti; monitorare in attesa dei soccorsi. |
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Eritema solare |
Rossore cutaneo, bruciore, nelle forme gravi vesciche e gonfiore |
Evitare ulteriore esposizione; rinfrescare la pelle; eventualmente consultare un medico nei casi più seri. |
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Fotocongiuntivite/Fotocheratite |
Lacrimazione, bruciore agli occhi, arrossamento, dolore (in caso di esposizione intensa ai raggi UV) |
Proteggere gli occhi con occhiali da sole; evitare l’esposizione diretta; consultare il medico se i sintomi persistono. |
Integrazione dei presidi di primo soccorso
È consigliabile dotare i presidi di primo soccorso di strumenti adeguati per intervenire nei casi di malessere da calore o radiazione solare, previa consultazione con il medico competente.
Gli addetti al primo soccorso devono essere formati specificamente su queste situazioni di emergenza.
Sorveglianza sanitaria
La sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti, svolta dal medico competente sulla base della valutazione dei rischi, è finalizzata al giudizio di idoneità alla mansione e al monitoraggio della salute dei lavoratori, con particolare attenzione ai soggetti sensibili, come chi assume farmaci o ha condizioni patologiche preesistenti.
Analisi preliminare e lista di controllo
Per valutare il rischio microclimatico, le linee guida suggeriscono di utilizzare una checklist presente nel documento delle Indicazioni Operative redatto dal Coordinamento Tecnico delle Regioni. I fattori analizzati sono:
- Temperatura dell’aria (es. >28°C indoor, escursioni termiche giornaliere)
- Temperatura radiante (es. sorgenti calde o vetrate)
- Umidità (es. presenza di vapore, aria secca, muffe)
- Flussi d’aria (spifferi, correnti)
- Sforzo fisico (lavoro pesante al caldo o sedentario al freddo)
- DPI e indumenti da lavoro (non traspiranti, non modificabili, ecc.)
Se anche un solo “SÌ” viene rilevato, è necessario avviare una valutazione approfondita del rischio e adottare misure correttive.
Strumenti di valutazione del rischio
Gli strumenti di supporto alla valutazione del rischio di tipo previsionale possono essere:
- HI (Heat Index): tiene conto di temperatura e umidità relativa, utile per avvisi alla popolazione, ma limitato per la valutazione professionale.
- Worklimate: portale con previsioni di stress da caldo su base WBGT, su 3 giorni, per diverse condizioni di esposizione.
Gli indici professionali sono i seguenti:
- WBGT (Wet Bulb Globe Temperature) – UNI EN ISO 7243: include temperatura, umidità, radiazione, abbigliamento e attività fisica. Adatto per screening preliminare.
- PHS (Predicted Heat Strain) – UNI EN ISO 7933: più accurato, stima temperatura corporea e perdita di liquidi durante l’esposizione. Aggiornamento 2023: validità limitata per condizioni non stazionarie.
Per le valutazioni del rischio di esposizione al caldo o a radiazione solare le metodologie più utilizzate sono l’Indice WBGT ed il metodo PHS.
Nel Portale Agenti Fisici, sezione “Radiazioni ottiche naturali”, sono presenti i calcolatori previsionali basati su dati storici e meteo giornaliero nonché strumenti specifici per scenari espositivi diversi (luce diretta, ombra, attività fisica intensa/moderata).
Raccomandazioni per la prevenzione
Riassumiamo da ultimo le raccomandazioni per prevenire gli effetti del calore e della radiazione solare.
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Ambito |
Azioni raccomandate |
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Organizzazione lavoro |
Limitare il lavoro nelle ore più calde, usare rotazioni, pianificare orari sulla base di WBGT/PHS. |
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Acclimatamento |
Introdurre gradualmente i nuovi assunti o dopo periodi di pausa. |
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Ambienti di transizione |
Usare spazi con temperatura intermedia per facilitare il passaggio tra ambienti diversi. |
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Vestiario |
Indumenti leggeri, chiari, in fibre naturali. |
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Idratazione e alimentazione |
Favorire acqua fresca disponibile e una dieta equilibrata. Tenere conto di esigenze culturali. |
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Informazione/formazione |
In lingua comprensibile sui rischi da calore/sole, prevenzione ed emergenza. |
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Sorveglianza sanitaria |
Obbligatoria se il rischio è presente, per individuare soggetti a rischio. |
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Pause in ambienti freschi |
Prevedere aree di recupero confortevoli. |
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Referente caldo/sole |
Designare una figura che coordini l’applicazione del piano di prevenzione. |
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No lavoro in solitario |
Evitare condizioni isolate durante attività in ambienti a rischio. |
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