Proposto un nuovo modello di controllo a servizio delle imprese

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Nei giorni scorsi si è tenuto a Madrid un incontro tra commercialisti italiani, francesi e spagnoli in occasione del quale è stato siglato un documento, che verrà sottoposto all’attenzione dell’Ifrac - l’organizzazione mondiale dei professionisti economici – il prossimo 20 e 21 aprile a Ginevra, quando si riunirà la conferenza Ifac-Unctad dedicata al ruolo della professione contabile nella corporate governance.

L’accordo raggiunto a Madrid spinge i professionisti a confrontarsi, a livello internazionale, su un sistema di controllo che dovrebbe prescindere dalla governance societaria e assumere maggiormente il ruolo che il collegio sindacale ha nella struttura delle società in Italia. Si tratta di una sorta di controllo tecnico e indipendente, che dovrebbe affiancarsi a quello attuale dei revisori. La verifica, infatti, dovrebbe intervenire nella fase terminale delle decisioni ed essere azionata automaticamente, cioè nel momento stesso in cui le stesse vengono prese.

Questa nuova funzione di controllo dovrebbe essere affidata ad un organismo denominato nel documento Independent professional supervisory board (Ipbs), cui dovrebbero partecipare professionisti competenti ed indipendenti, soggetti alla formazione professionale continua e alle norme deontologiche. D'altro non si tratta, di professionisti cioè come quelli già esistenti in Italia, Francia e Spagna, che appartengono a professioni regolamentate e abilitate a svolgere questa funzione.

Intanto a Venezia si sta tenendo il Congresso Fee, dal titolo “I commercialisti europei artefici del futuro” e che tra gli altri ha visto la partecipazione anche di Claudio Siciliotti, presidente dei commercialisti italiani. Durante l'apertura dei lavori del congresso, Siciliotti ha commentato l’accordo siglato nei giorni scorsi a Madrid con i colleghi francesi e spagnoli, riconoscendolo come “una tappa estremamente significativa del percorso che può portare la professione mondiale ad interrogarsi sulla necessità di introdurre un nuovo sistema di controllo, più efficace e stringente rispetto a quelli oggi esistenti. Le caratteristiche e le funzioni dell'Ipbs, che abbiamo definito a Madrid, sono sostanzialmente mutuate dal modello del Collegio sindacale italiano. Da quando la crisi economica e finanziaria mondiale si è dispiegata in tutta la sua portata, abbiamo detto che essa originava anche dalla debolezza di molti sistemi di controllo. La proposta che avanziamo ora è un contributo rilevante per un cambio di direzione in questa materia, che porti al superamento della logica dei sistemi di controllo oggi più diffusi, che puntano esclusivamente su meccanismi di intervento esterni rispetto al governo societario

Links Anche in
  • Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 35 – Il collegio sindacale a caccia di maggiori spazi in Europa – Zanardi

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