Professionisti a supporto dei Ced

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Il Ministero del Lavoro, con la circolare di ieri, mette fine alla vicenda che aveva avuto origine con una causa comunitaria pendente alla Corte di Giustizia, poi sanata con il decreto legge 10/2007, sugli obblighi per le imprese con meno di 250 dipendenti di avvalersi solo di Ced costituiti da consulenti del lavoro. Il Ministero del Lavoro precisa che i Ced non dovranno più essere costituiti e composti esclusivamente dai consulenti del lavoro e che il professionista incaricato di assistere il Centro di elaborazione dati si occuperà di tutte le problematiche di natura lavoristica, previdenziale e fiscale afferenti alla gestione dell’impresa. Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, si dichiara soddisfatta della rapidità con cui il Lavoro ha varato la circolare, attraverso cui finalmente si opera un distinguo necessario tra mera attività esecutiva e attività di consulenza. Formalmente il professionista avrà l’incarico di controllare e verificare l’aggiornamento ed il corretto funzionamento delle attività di calcolo e stampa svolte dal Ced, il quale dovrà obbligatoriamente designare “uno o più professionisti abilitati di cui all’articolo 1, comma 1, della legge 12/1979”. L’incarico dovrà essere formalizzato, dandone comunicazione alla competente Direzione provinciale del Lavoro prima dell’inizio dell’attività o per le realtà già in essere, entro la scadenza del “successivo periodo di paga”.

Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 47 – Cedolini paga, regole certe – Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro

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