Professione forense e Ufficio per il processo: incompatibilità
Pubblicato il 16 febbraio 2022
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L'impegno nell'Ufficio per il processo (UPP) è un impegno a tempo pieno e a stipendio pieno, risultando, quindi, incompatibile con lo svolgimento della professione di avvocato.
Lo ha puntualizzato la Guardasigilli, Marta Cartabia, durante l’audizione di ieri in Commissione Giustizia, per l’esame della relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Quello relativo all'incompatibilità UPP - avvocati è uno dei piccoli aggiustamenti alla normativa che la ministra della Giustizia ritiene necessari, oltre all'intervento per stabilire una continuità tra il vecchio tirocinio formativo e l'Ufficio per il processo (in linea con l'interpretazione resa con circolare Giustizia del 19 gennaio 2022), anche ai fini del riconoscimento dell'accesso poi al concorso di magistratura.
CNF: UPP - avvocati e regime di incompatibilità
Da segnalare che sulla questione relativa all'incompatibilità si è di recente pronunciato lo stesso Consiglio Nazionale Forense, con delibera assunta in occasione della seduta amministrativa del 21 gennaio 2022, con la quale il Governo e i ministri per la Pubblica Amministrazione e della Giustizia sono stati invitati ad introdurre, in via d’urgenza, disposizioni idonee a scongiurare palesi rischi di conflitti di interesse.
In particolare, è stato chiesto di prevedere:
- che il reclutamento degli avvocati negli uffici della Pubblica Amministrazione e, in particolare, nell’Ufficio per il processo, integri una causa necessaria di sospensione dall’esercizio della professione;
- l’introduzione di norme che stabiliscano un severo regime di incompatibilità territoriale, similmente a quanto già previsto dall’ordinamento per la magistratura onoraria.
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