Procedibilità d’ufficio per reati con aggravante mafiosa e terrorismo

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Procedibilità d’ufficio per reati con aggravante mafiosa e terrorismo

Nella seduta di ieri, 19 gennaio 2023, il Consiglio dei ministri ha approvato, con procedura d'urgenza, il testo di un disegno di legge che introduce alcuni correttivi alla riforma del processo penale per quel che riguarda procedibilità d’ufficio e arresto obbligatorio in flagranza.

Con aggravante mafiosa o di terrorismo la procedibilità è sempre d’ufficio

Si prevede, in primo luogo, che siano procedibili d'ufficio tutti i reati per i quali sia contestata l’aggravante del “metodo mafioso” o della finalità di terrorismo o di eversione.

La procedibilità d’ufficio è disposta anche per il reato di lesione personale nei casi in cui l'autore sia persona sottoposta a una misura di prevenzione personale, permanendo fino ai 3 anni successivi al termine della misura stessa.

L'intervento governativo - che riguarda tutti i reati procedibili a querela e non solo su quelli trasformati nell’ultima riforma del processo penale - è stato messo a punto a tutela della libertà di determinazione delle vittime, per come puntualizzato in una nota pubblicata sul portale del ministero della Giustizia subito dopo l'ok del CdM al provvedimento.

Arresto in flagranza obbligatorio: 48 h per acquisire la querela della vittima

Per quel che concerne l’arresto in flagranza obbligatorio, si dispone che esso debba essere eseguito anche in mancanza di querela, nelle ipotesi in cui la persona offesa non risulti presente o prontamente rintracciabile.

Gli ufficiali o gli agenti di polizia giudiziaria, in tali casi, saranno tenuti ad effettuare, con tempestività, ogni utile ricerca della persona offesa.

Se, poi, la querela non viene presentata nel termine di 48 ore dall’arresto o la persona offesa decida di rinunciarvi, l’arrestato verrà rimesso immediatamente in libertà.

Nel caso di arresto in flagranza di reato perseguibile a querela, quindi, è previsto un lasso di tempo di 48 ore per acquisire la richiesta della vittima, se non presente sul posto.

Laddove la stessa querela non venga presentata, l'arresto decade.

L'intenzione di apportare correttivi alla riforma Cartabia era stata anticipata, nei giorni scorsi, dal Guardasigilli, Carlo Nordio, dopo la segnalazione di talune criticità, emerse soprattutto a seguito dell'intervenuta modifica delle condizioni di procedibilità, divenuta a querela, per una serie di reati.

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