Prima cooperazione rafforzata Ue in materia di divorzio
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 10 giugno 2010
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La prima utilizzazione dello strumento della Cooperazione rafforzata europea ha avuto ad oggetto i divorzi.
Il Consiglio Giustizia e Affari Interni dell'Ue, nella seduta dello scorso 4 giugno, ha, infatti, approvato nuove norme a garanzia della certezza del diritto per le coppie internazionali che intendono divorziare.
Grazie a queste nuove disposizioni, i coniugi di diversi paesi potranno scegliere la legislazione nazionale applicabile al loro divorzio, purché sia legata alla nazionalità di uno dei due o alla residenza effettiva della coppia. In questo modo i coniugi di diversa nazionalità avranno la possibilità di conoscere in anticipo quale sarà la normativa applicabile alla separazione. Qualora la coppia non si accordi sarà il giudice a poter decidere in base ad una serie di parametri chiari ed uguali per tutti i 14 stati membri dell'Ue che hanno deciso di cooperare tra loro in tale materia. I paesi Ue coinvolti nella cooperazione sono Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria, Lussemburgo, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovenia, Belgio, Lettonia, Malta e Portogallo.
La procedura della cooperazione rafforzata, resa operativa con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, consente a 9 o più Paesi di portare avanti una misura importante la cui applicazione sia stata bloccata da una piccola minoranza di Paesi membri; questi ultimi, in ogni caso, mantengono il diritto di unirsi, in qualsiasi momento, alla procedura.
Grazie a queste nuove disposizioni, i coniugi di diversi paesi potranno scegliere la legislazione nazionale applicabile al loro divorzio, purché sia legata alla nazionalità di uno dei due o alla residenza effettiva della coppia. In questo modo i coniugi di diversa nazionalità avranno la possibilità di conoscere in anticipo quale sarà la normativa applicabile alla separazione. Qualora la coppia non si accordi sarà il giudice a poter decidere in base ad una serie di parametri chiari ed uguali per tutti i 14 stati membri dell'Ue che hanno deciso di cooperare tra loro in tale materia. I paesi Ue coinvolti nella cooperazione sono Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria, Lussemburgo, Ungheria, Romania, Bulgaria, Slovenia, Belgio, Lettonia, Malta e Portogallo.
La procedura della cooperazione rafforzata, resa operativa con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, consente a 9 o più Paesi di portare avanti una misura importante la cui applicazione sia stata bloccata da una piccola minoranza di Paesi membri; questi ultimi, in ogni caso, mantengono il diritto di unirsi, in qualsiasi momento, alla procedura.
- ItaliaOggi, p. 36 - Più certezze giuridiche alla coppia che divorzia
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