Preminenza assoluta alla causa reale dell'operazione

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Con la sentenza n. 15743 depositata il 21 giugno 2013, la Corte di cassazione ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano ritenuto legittimo l'avviso di accertamento notificato ad una società in concordato preventivo e per tramite del quale era stata recuperata la maggiore imposta Iva dovuta a seguito di asserito compimento di un'operazione di elusione fiscale.

In particolare, alla contribuente era stato contestato di aver posto in essere una cessione d'azienda con accordi che prevedevano tempi e modi diversi e che, ancorché di per se regolari, erano esclusivamente preordinati – secondo il Fisco – allo scopo di ottenere un indebito risparmio dell'Iva.

Nel testo della decisione i giudici di legittimità hanno avuto modo di ribadire la scelta del legislatore che, con l'articolo 20 del Dpr n. 131/186, ha privilegiato, nell'individuazione della materia imponibile, la natura intrinseca e gli effetti giuridici degli atti posti in essere rispetto al titolo o alla forma apparente di essi.
Anche in
  • ItaliaOggi, p. 26 – La cessione frazionata d'impresa sfocia in abuso di diritto - Alberici

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