Possibile l'ipoteca sui beni del fondo patrimoniale

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E' legittima la misura cautelare di iscrizione di ipoteca su beni immobili facenti parte di un fondo patrimoniale, da parte di Equitalia, a seguito di accertamento divenuto definitivo.

Con l'ordinanza n. 7239 del 21 marzo 2013, la Corte di cassazione accoglie il ricorso presentato da Equitalia avverso la sentenza della Ctr, la quale aveva negato la possibilità di porre la garanzia cautelare per il credito fiscale vantato. In particolare si trattava d'iscrizione di ipoteca su due immobili facenti parte del fondo patrimoniale istituito dal contribuente e dalla consorte, a seguito dell'emissione di 3 cartelle di pagamento, sia per crediti d'imposta che previdenziali, per proventi derivanti dalla gestione di società di proprietà del contribuente.

I giudici della cassazione hanno concordato con la tesi avanzata da Equitalia, secondo cui si trattava di crediti iscritti a seguito di verifica svolta nei confronti delle società gestite dal contribuente, per utili non contabilizzati distribuiti ai soci; inoltre il fondo patrimoniale era stato istituito dopo sei anni che l'accertamento era divenuto definitivo.

L'ordinanza richiama, sul punto, anche il principio dell'abuso del diritto, per il quale è vietato al contribuenti ottenere vantaggi fiscali attraverso l'uso distorto delle norme, anche in assenza di una specifica violazione di queste.

Ciò che sorprende, è che i giudici affermano che tale principio si applica ai tributi non armonizzati, facendovi rientrare anche gli oneri previdenziali.
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