CdL. Impresa 4.0: investire in formazione conviene
Pubblicato il 13 ottobre 2020
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La Legge di Bilancio 2020 (L. n. 160/2019) all’art. 1, co. 210 ha prorogato – per il periodo d’imposta 2020 – il credito d’imposta introdotto dall’art. 1, co. da 46 a 56, della Legge di Bilancio 2018 (L. n. 205/2017), che prende il nome di “Piano Nazionale Impresa 4.0”, avente lo scopo di stimolare gli investimenti delle imprese per la formazione del personale nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale, cioè le cosiddette “tecnologie abilitanti”.
Con l’approfondimento del 12 ottobre 2020, la Fondazione Studi CdL ha messo in evidenza i soggetti beneficiari, gli ambiti tecnologici coinvolti, le procedure per il calcolo e l’utilizzo del credito, anche alla luce della normativa emessa per rispondere all’emergenza COVID-19.
Piano Nazionale Impresa 4.0, ambito soggettivo
Possono accedere al credito d’imposta:
- tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dall’attività economica esercitata (comprese la pesca, l’acquacoltura e la produzione di prodotti agricoli), dalla natura giuridica, dalle dimensioni, dal regime contabile e dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali;
- gli enti non commerciali che esercitano attività commerciale, riguardo al personale dipendente impiegato anche non esclusivamente in tali attività.
Il credito d’imposta non si applica alle “imprese in difficoltà” definite dall’art. 2, punto 18, del Regolamento UE n. 651/2014. Ne sono, invece, destinatarie tutte le imprese (escluse quelle destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, co. 2, del D.Lgs. n. 231/2001) in regola con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e con i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali (DURC).
Piano Nazionale Impresa 4.0, ambito oggettivo
Le attività formative dovranno essere svolte nei seguenti ambiti:
- vendita e marketing;
- informatica;
- tecniche e tecnologie di produzione.
Sono ammessi a partecipare alle attività formative i lavoratori dipendenti titolari di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, a tempo determinato e gli apprendisti.
Piano Nazionale Impresa 4.0, calcolo del costo aziendale
Si deve prendere a riferimento la retribuzione al lordo delle ritenute e dei contributi previdenziali e assistenziali e aggiungere i seguenti elementi:
- la quota dei ratei del trattamento di fine rapporto;
- la quota delle mensilità aggiuntive;
- la quota di ferie e permessi, maturati sulle ore/giornate di formazione svolte;
- le eventuali indennità di trasferta erogate in caso di attività formative svolte fuori sede,
Il limite massimo annuale del credito dipende dalle dimensioni delle imprese. In particolare, l’agevolazione è pari al:
- 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 300.000,00 euro per le piccole imprese;
- 40% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 250.000,00 euro per le medie imprese;
- 30% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 250.000,00 euro per le grandi imprese.
Piano Nazionale Impresa 4.0, modalità di utilizzo
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, tramite modello F24, presentato attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono sostenuti i costi.
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