Peculato per l’agente che si impossessa del telefonino rinvenuto nel corso di un rilievo

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I giudici di Cassazione, con la sentenza n. 33626 del 4 settembre 2012, hanno confermato la decisione con cui le Corti di merito avevano condannato per peculato un carabiniere che si era appropriato di un telefonino cellulare trovato, nel corso di un rilievo, nell’abitacolo di un’automobile coinvolta in un sinistro stradale, facendone uso e consentendone l’uso anche ad altri soggetti.

La responsabilità del militare era stata rilevata dal Gup sulla base delle testimonianze raccolte nelle indagini, dell’analisi dei tabulati del traffico telefonico relativo all’uso e della localizzazione spazio-temporale dell’utenza mobile.
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