Patrocinio AdER: spazio ai legali del libero foro

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Patrocinio AdER: spazio ai legali del libero foro

Le Sezioni Unite civili della Cassazione hanno fornito importanti precisazioni rispetto alla questione relativa al patrocinio e alla rappresentanza in giudizio dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Patrocinio Avvocatura di Stato: quando obbligatorio? quando facoltativo?

La problematica, di particolare rilevanza, era stata sottoposta alle SS.UU. sotto il profilo dei limiti dell’obbligatorietà del patrocinio autorizzato da parte dell’Avvocatura dello Stato o, in alternativa, della facoltatività di questo su di un piano di piena parità – salva la volontaria autolimitazione dell’Agenzia in sede di convezione con l’Avvocatura – con l’avvalimento di avvocati del libero foro.

La Suprema corte si è espressa nella sentenza n. 30008 del 19 novembre 2019, dopo aver operato un’articolata disamina sulle posizioni assunte dalla giurisprudenza di legittimità, sulla normativa di rilievo e sulla peculiarità del patrocinio cosiddetto “autorizzato” nonché sulla ratio legis del sistema de quo.

Sezioni Unite: i principi di diritto enunciati 

La stessa, dopo aver precisato come resti impregiudicata la generale facoltà di avvalersi anche di propri dipendenti delegati davanti al tribunale e al giudice di pace, ha concluso enunciando alcuni principi di diritto, utili per regolare in astratto la fattispecie analizzata.

Le Sezioni Unite hanno così chiarito che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione - AdER, per la rappresentanza e la difesa in giudizio, si avvale:

  • all’Avvocatura dello Stato, nei casi previsti come ad essa riservati dalla convenzione con questa intervenuta (fatte salve le ipotesi di conflitto e, ai sensi dell’articolo 43, comma 4, del Regio decreto n. 1611/1933, di apposita motivata delibera da adottare in casi speciali e da sottoporre all’organo di vigilanza), oppure ove vengano in rilievo questioni di massima o aventi notevoli riflessi economici;

ovvero, in alternativa e senza bisogno di formalità, né della delibera prevista dal richiamato articolo 43, comma 4, R.D. citato,

  • di avvocati del libero foro, nel rispetto degli articoli 4 e 17 del Decreto legislativo n. 50/2016 e dei criteri di cui agli atti di carattere generale adottati ai sensi del comma 5 del medesimo articolo 1 del Decreto legge n. 193/2016 – in tutti gli altri casi ed in quelli in cui, pure riservati convenzionalmente all’Avvocatura erariale, questa non sia disponibile ad assumere il patrocinio.

Quando, poi, la scelta tra il patrocinio dell’Avvocatura di Stato e quello di un avvocato del libero foro discende dalla riconduzione della fattispecie alle ipotesi previste dalla convenzione tra l’Agenzia e l’Avvocatura o di indisponibilità di questa ad assumere il patrocinio, la costituzione dell’Agenzia a mezzo dell’una o dell’altro “postula necessariamente ed implicitamente la sussistenza del relativo presupposto di legge, senza bisogno di allegazione e di prova al riguardo, nemmeno nel giudizio di legittimità”.

Avvocatura per casi riservati e di particolare rilievo

Riassumendo, l’AdER deve ricorrere all’Avvocatura di Stato:

  • nei casi riservati in base ad apposita convenzione sottoscritta (salvo le ipotesi di conflitto o di apposita delibera);
  • quando si tratti di casi che riguardino questioni di massima rilevanza o aventi notevoli riflessi economici.

Avvocati del libero foro, possibile scelta in tutti gli altri casi

La medesima Agenzia ha invece la possibilità di avvalersi, in via alternativa, anche di avvocati del libero foro:

  • in tutti gli altri casi;
  • nei casi convenzionalmente riservati all’Avvocatura erariale per i quali quest’ultima non sia disponibile ad assumere il patrocinio.
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