Partono i lavori per la riforma fiscale, al vaglio “l’economia non osservata”

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E’ stato indetto, il 21 dicembre 2010, dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il primo tavolo tecnico sulla riforma fiscale.

Le associazioni di categoria invitate ai lavori preliminari hanno posto l’accento su alcuni temi importanti finalizzati alla lotta all’evasione e al sommerso. Riconoscendo che la linea di demarcazione tra l’evasione fiscale e la concorrenza sleale è sempre più sottile, i tecnici delle associazioni e delle diverse amministrazioni presenti (Entrate, Dogane, Territorio, Inps, Inail, ministero del Lavoro, Istat) hanno illustrato le proprie attività e i rispettivi dati. I temi su cui si vorrà porre maggiormente l’accento saranno quelli della contraffazione, della violazione del made in Italy, della concorrenza nell’autotrasporto e del ruolo delle nuove professioni.

Nella giornata di ieri, nello specifico, si è tenuto uno dei quattro tavoli tecnici istituiti dal ministro Tremonti, quello sull'economia non osservata. Il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, che ha assolto all’incarico di direttore dei lavori, ha spiegato che scopo del tavolo è quello di effettuare un’accurata analisi dell’economia sommersa partendo non solo dalle realtà più grandi in termini di dimensioni, come per esempio le imprese, ma estenderla anche al mondo dei privati, come per esempio colf e badanti non in regola. Cioè a tutte quelle situazioni che appaiono quantitativamente meno rilevanti ma più diffuse sul territorio nazionale.

I lavori proseguiranno dopo la pausa natalizia, a metà gennaio.
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