Parlamento: va deciso il testo del Ddl di riforma per i beni confiscati alle mafie
Autore: Cinzia Pichirallo
Pubblicato il 15 aprile 2015
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Per intavolare in Parlamento la discussione sui disegni di legge di riforma del sistema dei beni confiscati alle mafie occorre che si trovi un accordo sul testo su cui iniziare il confronto: infatti esiste un ddl 1138 alla commissione Giustizia della Camera che dovrebbe essere il testo base, ma al Senato si trovano altri due provvedimenti sulla stessa materia.
Così il presidente della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, ha inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato per chiedere che si decida quale ramo del Parlamento debba iniziare la discussione.
Intanto sul testo del ddl 138 vi sono stati due giorni di audizioni dei magistrati in cui sono stati sviscerati tutti i punti critici del testo, soprattutto per quanto riguarda la governance dell’Agenzia per i beni confiscati, la tutela dei terzi, la previsione dei tavoli provinciali con la partecipazione dei sindacati, il controllo giudiziario e le norme che riguardano la tutela dei lavoratori.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 44 - Beni confiscati, sulla riforma serve l’intesa tra le Camere - Amadore
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