Oua: categoria in difficoltà, intervenga la Politica

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Maurizio de Tilla, presidente dell’Oua, conclusa l’assemblea nazionale dei delegati dell’organismo di rappresentanza politica dell’avvocatura, tenutasi a Roma, il 14 e il 15 gennaio scorsi, ha ribadito, in un comunicato stampa del 24 gennaio 2011, le conclusione delle mozioni approvate dal Congresso Nazionale Forense di Genova sulle difficoltà della professione.

Per de Tilla, l’avvocatura risulterebbe gravemente mortificata da “politiche inadeguate alle effettive esigenze della collettività e da una congiuntura economica che colpisce tutte le categorie professionali”.

Cinque i punti di denuncia:

- l’inesistenza di forme di sostegno economico nell’avvio della vita professionale; l'inadeguatezza dei modelli associativi attuali;

- la mancanza di meccanismi di orientamento delle professionalità femminili e giovanili verso settori di specializzazione atti a soddisfare le esigenze del mercato, tenuto conto altresì delle singole aree geografiche; la mancanza di una specifica regolamentazione della figura professionale di molte donne e molti giovani;

- la scarsa rappresentanza delle componenti femminili e giovanili all’interno dell’Avvocatura.

In attesa di un riscontro da parte della Politica, de Tilla conclude auspicando l’apertura di un tavolo di confronto di Governo e Parlamento sui detti problemi: “non è possibile che, maggioranza e opposizione, rimangano inerti di fronte alle difficoltà di un settore che rappresenta un pezzo importante del Pil di questo Paese, che crea occupazione e che viene duramente colpito nelle fasce più deboli: giovani e donne”.
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