Operazioni di swap con costi palesi

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Con la sentenza n. 1241 depositata l’11 ottobre 2012, il Tribunale di Pescara ha condannato un istituto di credito al rimborso nei confronti del Comune di Penne di tutti i costi “occulti” applicati a quattro operazioni di swap sottoscritte dall’ente per consentire la trasformazione di alcuni mutui a tasso fisso in uno a tasso variabile.

In particolare, i giudici abruzzesi, facendo riferimento ai concetti di upfront e commissione implicita per come delineati dalla Consob nell'audizione tenuta alla VI Commissione Finanze della Camera il 30 ottobre 2007, hanno rilevato come, nella specie, l'omessa o la non integrale corresponsione dell'upfront da parte degli intermediari identificava, in realtà, una commissione implicita e non palesata che era stata incassata dalla banca.

In definitiva, l’istituto dovrà rimborsare il Comune di ben 672.362,40 euro da compensare con la somma corrispondente alle rate dello swap nel frattempo "congelate" fino alla definizione del procedimento.
Anche in
  • Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 29 - I costi «nascosti» vanno restituiti - Frisone

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