Ok della Camera a pene detentive non carcerarie e messa alla prova
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 05 luglio 2013
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Nella seduta del 4 luglio 2013, la Camera dei deputati ha approvato, in prima lettura, un provvedimento unificato concernente le pene detentive non carcerarie e la messa alla prova. Il testo prevede tre tipi di intervento: una delega al Governo per l'introduzione di pene detentive non carcerarie; l'introduzione, nel processo penale, della messa alla prova in caso di reati di minore gravità; una nuova disciplina del processo a carico di imputati irreperibili.
Per quel che concerne la delega, il Governo avrà il compito di disciplinare la reclusione domiciliare per i delitti puniti con la reclusione fino a 6 anni e l'arresto domiciliare come pena detentiva principale per tutte le contravvenzioni.
La messa alla prova si potrà applicare a reati puniti con pena pecuniaria ovvero con la reclusione fino a 4 anni nonché ai reati di violenza, minaccia o resistenza a un pubblico ufficiale, oltraggio aggravato a un magistrato in udienza, violazione di sigilli aggravata, rissa aggravata, furto aggravato e ricettazione.
Relativamente agli imputati irreperibili viene disciplinata la sospensione del procedimento penale con abrogazione delle vigenti norme sulla contumacia; introdotti anche llimiti più stringenti nelle ipotesi di procedimento in assenza dell'imputato.
Il provvedimento dovrà essere, ora, visionato dall'aula del Senato.
- ItaliaOggi, p. 24 – Via libera alla messa alla prova – Migliorini
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