Nuovo bonus elettrodomestici 2025: cosa prevede
Pubblicato il 28 agosto 2025
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Negli ultimi giorni si è parlato molto del nuovo bonus elettrodomestici 2025 ed alcuni avevano affermato che si sarebbe partiti già da settembre. In realtà serviranno ancora alcuni provvedimenti attuativi prima dell’avvio effettivo, previsto probabilmente entro fine anno.
Il decreto interministeriale è già stato firmato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e attende ora la controfirma del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
La misura nasce con un obiettivo chiaro: favorire la sostituzione degli apparecchi meno efficienti con nuovi elettrodomestici ad alta efficienza energetica, prodotti in Europa, così da ridurre i consumi elettrici domestici e stimolare anche il riciclo dei vecchi dispositivi.
Quanto vale il bonus
Il contributo si presenta come uno sconto in fattura applicato direttamente dal venditore e copre fino al 30% del prezzo di acquisto. Sono previsti due soglie massime:
- 100 euro per ogni elettrodomestico;
- 200 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro.
Ogni nucleo familiare potrà usufruire dell’agevolazione per un solo elettrodomestico e nel limite dei fondi stanziati (50 milioni di euro complessivi per il 2025). Vale l’ordine cronologico di presentazione delle domande sulla piattaforma PagoPa.
Quali elettrodomestici rientrano
Gli apparecchi devono essere prodotti in stabilimenti UE e rispettare specifici requisiti minimi di classe energetica:
- Lavatrici e lavasciuga: almeno classe A,
- Forni: almeno classe A,
- Cappe da cucina: almeno classe B,
- Lavastoviglie: almeno classe C,
- Asciugabiancheria: almeno classe C,
- Frigoriferi e congelatori: almeno classe D,
- Piani cottura: conformi al Regolamento Ue 2019/2016.
Il bonus è vincolato alla rottamazione di un elettrodomestico della stessa tipologia ma di classe energetica inferiore.
Come funzionerà la piattaforma
Il tutto sarà gestito da PagoPa, con un meccanismo simile a quello del “cashback di Stato”.
- L’utente accede alla piattaforma (con SPID o CIE).
- Vengono verificati i dati ISEE (tramite INPS) e quelli anagrafici.
- Se i requisiti sono rispettati, viene rilasciato un voucher digitale con un importo massimo spendibile.
- Il voucher ha validità limitata: se non viene utilizzato in tempo, si libera la somma e si potrà ripresentare la richiesta.
ATTENZIONE: Sarà una sorta di “click day”, dato che il decreto stabilisce che le risorse si assegnano in base all’ordine di domanda fino a esaurimento fondi.
Cosa manca per la partenza
Nonostante il decreto attuativo sia stato firmato, mancano ancora i decreti direttoriali che dovranno stabilire:
- la data di avvio e la durata della misura,
- le modalità tecniche di funzionamento della piattaforma,
- le regole per vendite online e resi,
- le linee guida per la gestione dei voucher.
Fino ad allora il bonus resta sulla carta: realisticamente, l’obiettivo è quello di farlo partire entro la fine del 2025.
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