Nuove Tabelle Aci. Cambiano i calcoli del reddito da includere in busta paga per l’auto avuta in benefit

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Con la pubblicazione delle nuove Tabelle Aci è possibile rifare i calcoli per veder in che modo può essere dedotto dal carico fiscale il benefit auto. È da ricordare, infatti, che il fringe benefit auto costituisce una forma aggiuntiva di retribuzione ed è un valido strumento di incentivazione per il dipendente, che ottiene un vantaggio soprattutto nei confronti del Fisco. A sua volta, assoggettando in busta paga i valori convenzionali indicati nelle Tabelle Aci, che sono notevolmente inferiori al reale vantaggio ottenuto dal dipendente, l’impresa ha la possibilità di dedurre una quota del 50% in più dei costi sostenuti dell’auto, al solo superamento da parte del dipendente della soglia di percorrenza annua di 4.500 chilometri.

Gli importi riportati nella Tabella sono quelli che la legge prende in considerazione per calcolare il valore dell’uso promiscuo dell’auto da parte del titolare di reddito di lavoro dipendente, considerando come spartiacque una percorrenza annua pari a chilometri 15mila. Il reddito da assoggettare ad Irpef e contributi varia, infatti, a seconda che i chilometri percorsi in un anno superino o meno la suddetta soglia. Si dovrà, poi, tener conto della quantità di chilometri percorsi per uso privato e quelli per scopi lavorativi e la percorrenza minima dei 15mila Km è quella prevista dal Fisco per il calcolo del reddito da indicare in busta paga. L'imponibile si ottiene, infatti, moltiplicando il costo al chilometro dell'autovettura interessata per 15mila e calcolando quindi il 30% del risultato, quota che la legge attribuisce all'uso privato da parte del dipendente. Nel caso in cui, invece, il veicolo viene assegnato esclusivamente per finalità personali, il reddito dovrà essere calcolato non sulla base dei valori convenzionali indicati, ma applicando le regole del valore normale e cercando di quantificare qual è, in base ai chilometri effettivi, il reale beneficio goduto dal dipendente.

I nuovi importi stabiliti dall’Aci e pubblicati in “Gazzetta Ufficiale” 289 del 12 dicembre 2009, evidenziano una diminuzione – seppur marginale – dei costi chilometrici delle autovetture date in dotazione. La variazione pari ad un 1-2% in meno varia a seconda dei modelli scelti e in ragion del fatto che essi siano più o meno diffusi sul mercato. A ciò corrisponde una diminuzione dell’imponibile con conseguente sconto in termini di tassazione del dipendente. Fermandosi all’aspetto fiscale, a seguito di tale rivisitazione delle Tabelle Aci per i dipendenti nel 2010 si potranno registrare risparmi medi di circa venti euro rispetto all’anno in corso. Viceversa, per le auto più vecchie si registrano aumenti in media tra il 4 e il 5% rispetto al 2008, il che comporterà un corrispondente aggravio di oneri per ritenute fiscali e contributi previdenziali nelle buste paga del prossimo anno. Ma sempre di importi estremamente modesti.

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