Nuova Sabatini green, necessaria la certificazione ambientale di prodotto/processo
Pubblicato il 09 marzo 2023
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è tornato a fare chiarezza su alcuni aspetti ancora dubbi della disciplina relativa alla Nuova Sabatini.
A tal fine, in data 8 marzo, ha aggiornato le risposte alle domande più frequenti relative all'agevolazione riservata alle imprese che acquistano macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo e a basso impatto ambientale.
Le FAQ si riferiscono alla nuova disciplina per la concessione ed erogazione del contributo in relazione a finanziamenti bancari di cui al decreto interministeriale 22 aprile 2022 e alla circolare 6 dicembre 2022, n. 410823 (cosiddetta Nuova Sabatini).
NOTA BENE: La disciplina della Nuova Sabatini prevede un contributo maggiorato al 3,575% annuo per gli investimenti “green”, ovvero quelli connessi a macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di “programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Nuova Sabatini green, per quali beni strumentali e a quali condizioni
Nelle risposte che sono state aggiornate dal MIMIT, nella sezione dedicata del sito web ministeriale, si legge che le imprese possono presentare le domande a valere sulla Nuova Sabatini green a partire dal 1° gennaio 2023.
Ai fini del rispetto dei termini di presentazione, fa fede la data di invio della domanda via PEC alla banca/intermediario finanziario prescelto. La data di sottoscrizione digitale sul modulo di domanda deve essere precedente o contestuale alla predetta data di invio della PEC.
È possibile presentare le domande fino all’esaurimento delle risorse disponibili e alla conseguente chiusura dello sportello, che sarà comunicata con apposito provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese.
Specifica la risposta ministeriale, infatti, che per il riconoscimento del contributo per “investimenti green”, il legale rappresentante/procuratore della PMI beneficiaria deve attestare nel modulo RU alternativamente:
- il possesso alla data di presentazione della richiesta di erogazione del contributo di un’idonea certificazione ambientale di processo,
o
- la sussistenza, per ciascuno dei beni rientranti nella linea di intervento “investimenti green”, delle certificazioni ambientali di prodotto oppure delle idonee autodichiarazioni ambientali, nonché il possesso delle dichiarazioni liberatorie rese dai fornitori da trasmettere a corredo del modulo RU, attestanti, oltre al requisito di nuovo di fabbrica, la sussistenza delle sopra citate certificazioni e/o autodichiarazioni.
Per quanto riguarda i beni ammissibili al contributo green, si specifica che i mezzi di trasporto elettrici sono ammissibili al contributo maggiorato al 3,575% annuo se l’impresa alla data di presentazione della richiesta di erogazione sia in possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo, in caso contrario, tutti i beni rientranti nella linea “investimenti green”, ivi compresi eventuali veicoli elettrici, dovranno essere corredati delle idonee certificazioni ambientali di prodotto/autodichiarazioni ambientali.
Con riferimento agli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, è precisato che non è agevolabile il singolo acquisto di un impianto di produzione da parte di un'impresa (diversa da quelle che producono energia elettrica), ma un impianto facente parte di un più ampio programma di investimento.
Altre precisazioni sono state rese in merito alle spese per “Investimenti 4.0” ammissibili al contributo maggiorato annuo.
Secondo il Ministero acquistare un bene con le caratteristiche 4.0 non è di per sé sufficiente per ottenere la maggiorazione del contributo al 3,575% annuo.
Per ottenere il contributo maggiorato, i beni strumentali devono, senza eccezioni, essere dotati di tutte e cinque le seguenti caratteristiche:
- controllo per mezzo di Cnc e/o Plc;
- interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
- integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
- interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive;
- rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro.
Le stesse macchine devono essere dotate anche di almeno due delle seguenti caratteristiche:
- sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
- monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo;
- caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).
Inoltre, gli investimenti dichiarati in domanda dalla PMI come “investimenti 4.0”, se non rispondono a tutte le caratteristiche previste per tale tipologia di investimenti, non possono essere acquistati dall’impresa allo scopo di creare un macchinario riconducibile alla c.d. “Impresa 4.0”. Questi, infatti, non possono - in nessun caso - essere ammessi al contributo come “investimenti 4.0”, né come “investimenti in beni strumentali”.
Riguardo all’avvio del programma d’investimento per poter accedere al finanziamento e al contributo, il MIMIT precisa che il programma di investimento deve essere avviato in data successiva – ossia in data non coincidente né antecedente – alla data di trasmissione, a mezzo PEC, della domanda al soggetto finanziatore.
La data di avvio del programma corrisponde a quella in cui si è verificata per prima una delle seguenti condizioni:
- l’impresa ha assunto impegni giuridicamente vincolanti che rendono irreversibile il programma (ad es. stipula di contratti o emissione di conferme d’ordine per beni rientranti nel programma d’investimento);
- sono state emesse fatture relative a beni che compongono il programma;
- sono stati effettuati pagamenti, anche in acconto, relativi a beni che compongono il programma d’investimento.
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