Norme più stringenti su espulsioni, allontanamenti coattivi e trattamenti nei Cie

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Il Consiglio dei ministri, nella sua seduta del 16 giugno, ha approvato un Decreto legge sull'immigrazione che, in funzione del rimpatrio dei cittadini irregolari di Paesi terzi, ripristina la procedura di espulsione coattiva immediata per tutti i clandestini qualora risultino pericolosi per l'ordine pubblico e la sicurezza dello Stato, siano a rischio di fuga, siano espulsi con provvedimento dell'autorità giudiziaria, violino le misure di garanzia imposte dal Questore o violino il termine per la partenza volontaria.

Prevista anche la misura dell'allontanamento coattivo, anche dei cittadini comunitari, per motivi di ordine pubblico, nonché il prolungamento dei trattenimenti nei Cie (Centri di identificazione ed esplusione) dagli attuali 6 mesi fino a 18 mesi. Lo straniero irregolare non pericoloso, prestando alcune garanzie quali la consegna del passaporto o altro documento equipollente, potrà vedersi sostituire il trattenimento nei Cie con la misura dell'obbligo di dimora e dell'obbligo di presentazione presso gli uffici delle forze dell'ordine.

Sarà il Giudice di pace l'organo giudiziario competente in materia di reati di violazione e reiterata violazione dell'ordine del Questore di lasciare il territorio e sui reati di violazione delle misure di garanzia per evitare il pericolo di fuga e delle misure alternative al trattenimento.
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