Non basta l'impegno se la scorrettezza della pratica commerciale è manifesta
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 28 luglio 2010
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Il Tar del Lazio, con la sentenza n. 24991 del 13 luglio 2010, ha rigettato il ricorso presentato da una nota azienda di bevande energizzanti contro il provvedimento con cui l'Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva ritenuto scorretto e pericoloso un messaggio pubblicitario diffuso dalla stessa soprattutto con riferimento al pubblico dei consumatori più giovani. L'Antitrust, rigettando la proposta di impegno avanzata dai legali della ricorrente, ritenuta non idonea al caso concreto, aveva inflitto una elevata multa pecuniaria.
I giudici amministrativi hanno confermato detta statuizione sottolineando che “la manifesta scorrettezza e gravità della pratica commerciale, ostativa all’accoglimento degli impegni, è stata ravvisata nella sua idoneità a porre in pericolo la sicurezza dei consumatori e, in ragione delle modalità di diffusione, a raggiungere anche gli adolescenti, minacciandone la sicurezza, e dunque con riguardo a profili di particolare pregnanza e ad interessi di precipuo rilievo comunitario e nazionale”.
- ItaliaOggi, p. 21 – Impegni delle imprese, l'Antitrust non ha freni - Unnia
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