No al marchio che crea confusione
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 21 settembre 2012
Condividi l'articolo:
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 15957 del 2012, ha confermato le decisioni con cui i giudici di merito avevano riconosciuto la responsabilità penale di un imprenditore, accusato del reato di contraffazione e concorrenza sleale, per aver registrato un marchio che si distingueva da uno già esistente per la sola presenza della "&" commerciale.
Secondo la Suprema corte, la registrazione aveva prodotto una situazione di confusione in considerazione del tenue grado di somiglianza tra i prodotti a cui erano abbinati i detti marchi e dell'elevato grado di somiglianza tra marchi medesimi. E ciò tenendo anche conto della “vicinanza dei canali di approvvigionamento al mercato” dei rispettivi prodotti.
- Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 24 - Il marchio simile è sempre illecito - Maciocchi
Ricevi GRATIS la nostra newsletter
Ogni giorno sarai aggiornato con le notizie più importanti, documenti originali, anteprime e anticipazioni, informazioni sui contratti e scadenze.
Richiedila subitoCondividi l'articolo: