Niente custodia cautelare per il parcheggiatore abusivo
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 03 aprile 2010
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La Cassazione, Seconda sezione penale, con sentenza n. 12762 del 2010, ha accolto il ricorso presentato da un uomo, parcheggiatore abusivo, avverso l'ordinanza con cui era stata disposta, nei suoi confronti, la custodia cautelare in carcere in quanto era indagato per tentata estorsione per aver richiesto ad un automobilista un contributo pecuniario per il servizio svolto in un parcheggio non regolamentato.
Secondo i giudici di legittimità, era da ritenere pacifico che l'uomo offrisse “un servizio ben accetto e ritenuto, a livello diffuso della cittadinanza, indispensabile, in quel luogo, proprio per potere tranquillamente usufruire del posteggio dell'autovettura". Per tale motivo – si legge nel testo della decisione - "la pretesa ingiustizia della richiesta dell'obolo di un euro diventa evanescente”.
Secondo i giudici di legittimità, era da ritenere pacifico che l'uomo offrisse “un servizio ben accetto e ritenuto, a livello diffuso della cittadinanza, indispensabile, in quel luogo, proprio per potere tranquillamente usufruire del posteggio dell'autovettura". Per tale motivo – si legge nel testo della decisione - "la pretesa ingiustizia della richiesta dell'obolo di un euro diventa evanescente”.
- Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 27 - Notizie In breve - Parcheggiatori
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