Negata la conversione del contratto nullo per l'ex dipendente che si disinteressa
Autore: Eleonora Pergolari
Pubblicato il 23 ottobre 2009
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La Corte d'appello di Potenza, con due sentenze emesse a pochi giorni di distanza, la n. 887/09 e la n. 896/09, ha respinto i ricorsi presentati da due ex dipendenti delle Poste che avevano chiesto la conversione del loro rapporto di lavoro a tempo determinato in quanto lo stesso era stato previsto per un termine illegittimo.
Secondo i giudici di secondo grado, tuttavia, il comportamento adottato dai ricorrenti era da considerare, di per sé, incompatibile con la volontà di proseguire il rapporto; ed infatti, non solo i due, alla scadenza del termine “illegittimo”, non avevano avanzato alcuna obiezione ma gli stessi avevano anche aspettato un notevole lasso di tempo prima di intentare l'azione di specie. Di fatto, i ricorrenti avevano dimostrato disinteresse e acquiescenza rispetto alla situazione verificatasi. Era dunque da desumere - conclude la Corte - che il rapporto fosse cessato per mutuo consenso delle parti.
Secondo i giudici di secondo grado, tuttavia, il comportamento adottato dai ricorrenti era da considerare, di per sé, incompatibile con la volontà di proseguire il rapporto; ed infatti, non solo i due, alla scadenza del termine “illegittimo”, non avevano avanzato alcuna obiezione ma gli stessi avevano anche aspettato un notevole lasso di tempo prima di intentare l'azione di specie. Di fatto, i ricorrenti avevano dimostrato disinteresse e acquiescenza rispetto alla situazione verificatasi. Era dunque da desumere - conclude la Corte - che il rapporto fosse cessato per mutuo consenso delle parti.
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