MiSE, nasce lo sportello unico per attrarre investimenti dall’estero
Pubblicato il 30 giugno 2022
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Nuove mosse da parte del Governo per attrarre investimenti esteri in Italia e per rafforzare la strategia per il consolidamento della ripresa economica nazionale.
Il DL n. 50 del 2022 (Decreto Aiuti) interviene su più fronti, coinvolgendo in prima fila il Ministero dello sviluppo economico (MiSE).
Due le direttrici su cui muoversi:
- lo stanziamento di 5 milioni di euro l’anno per l'istituzione del Fondo per il potenziamento dell'attività di attrazione degli investimenti esteri;
- la disposizione di una serie di semplificazioni procedurali in materia di investimenti, che passano soprattutto per l’attivazione dei poteri sostitutivi del Ministero in caso di inerzia dei livelli territoriali.
In base a quanto previsto dall’articolo 25 del DL 50/2022, è creato un nuovo Fondo per favorire i Foreign Direct Investments (FDI) in Italia.
L’obiettivo è quello di ricercare potenziali investitori strategici esteri, secondo le caratteristiche e le diverse propensioni all'investimento di ciascuna tipologia di investitori, per favorire l'avvio, la crescita ovvero la ricollocazione nel territorio nazionale di insediamenti produttivi, nonché l'elaborazione di proposte di investimento strutturate.
Per far ciò il decreto Aiuti costituisce presso il MISE una Segreteria tecnica, chiamata a garantire il supporto tecnico-operativo al Comitato interministeriale per l'attrazione degli investimenti esteri (CAIE), creato nel 2014 ma che finora ha avuto andamenti altalenanti.
“Sportello Unico” per l’attrazione di investimenti esteri
In attuazione della suddetta disposizione del Decreto Aiuti, il ministro Giancarlo Giorgetti ha firmato un nuovo decreto, che istituisce presso il MiSE una segreteria tecnica a supporto del Comitato interministeriale per l’attrazione degli investimenti esteri, che sarà coordinato dal dirigente generale Amedeo Teti.
Come si legge nella news ministeriale, a tale organismo sono attribuiti compiti inerenti:
- alla ricognizione di potenziali investitori strategici esteri;
- all'elaborazione di proposte di investimento e di strategie di offerta settoriale;
- all'implementazione di banche dati;
- alla creazione di uno "sportello unico" che accompagni e supporti gli investitori esteri in tutti gli adempimenti e le pratiche necessarie ai fini della concreta realizzazione dell'investimento in Italia.
Lo schema prevede che:
- la rete di ambasciate e consolati, insieme ai desk internazionali dell’Ice, individui i potenziali investitori;
- lo Sportello unico li segua in tutti gli adempimenti e le pratiche utili per realizzare gli investimenti;
- Invitalia insieme alla Dg incentivi del Mise curi tutta la parte relativa alle agevolazioni.
Nei casi di grandi investimenti, di oltre 50 milioni, che dovessero poi risultare bloccati per inerzia delle amministrazioni locali il MiSE potrà esercitare un potere sostituivo con indizione della conferenza dei servizi e determinazione della sua conclusione (articolo 30 del Dl Aiuti). La struttura dovrà provare anche a facilitare il rientro di produzioni dall’estero.
Riportare le produzioni in Italia da una parte e favorire gli investimenti esteri nel nostro Paese per lo sviluppo e il rilancio della nostra industria rappresentano due passaggi importanti sui quali ho puntato molto”; questa è l'intenzione del ministro Giorgetti.
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