MISE, decreti per rafforzamento dei contratti di sviluppo

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MISE, decreti per rafforzamento dei contratti di sviluppo

Il Ministero dello Sviluppo Economico comunica, sul proprio sito istituzionale, nella sezione “Notizie”, che sono stati firmati i decreti a sostegno dei progetti di rafforzamento dei contratti di sviluppo, al fine di agevolare gli investimenti delle imprese che riducono le emissioni CO2 e i consumi di energia.

Decreto per sviluppo e coesione

Con decreto del ministro Giorgetti (in via di pubblicazione) si prevede il finanziamento di 2 miliardi di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC 2021-2027) - assegnati dal CIPES al MISE - per finanziare ulteriori 101 progetti da destinare come segue:

  • 80% nel Mezzogiorno;
  • 20% nel Centro - Nord, come previsto dalla normativa europea.

Nello specifico, le risorse finanziarie sono così suddivise:

  • 1,5 miliardi di euro sono destinati alle domande già presentate con la procedura ordinaria;
  • 500 milioni di euro sono destinati al finanziamento dei nuovi progetti per il rilancio industriale.

Il decreto legge “Aiuti bis” – con lo scopo di sbloccare altri progetti – ha previsto lo stanziamento di ulteriori 40 milioni nell’anno 2022, 400 milioni nell’anno 2023, 12 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2030.

Al fine di agevolare la procedura, il MISE ha previsto delle semplificazioni in merito all’iter amministrativo per la concessione degli incentivi (fast-track).

Decreto su riduzione delle emissioni di gas e di energia

In considerazione delle ripercussioni economiche derivanti dal conflitto in Ucraina, il ministro Giorgetti ha, altresì, firmato il decreto che applica ai contratti di sviluppo le disposizioni del Temporary framework della Commissione europea, prevedendo un regime favorevole in materia di aiuti di Stato per i progetti delle imprese che:

  • consentono una riduzione sostanziale (di almeno il 40%) delle emissioni dirette di gas a effetto serra delle attività industriali che attualmente fanno affidamento sui combustibili fossili come fonte di energia o materia prima, tramite l’elettrificazione dei processi produttivi o l’utilizzo di idrogeno rinnovabile e di idrogeno elettrolitico in sostituzione dei combustibili fossili;
  • consentono una riduzione sostanziale (di almeno il 20%) del consumo di energia nelle attività e nei processi industriali.

Le modalità di presentazione delle domande saranno comunicate successivamente con apposito provvedimento.

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