Incentivi per l'autoproduzione di energia rinnovabile e la transizione energetica
Pubblicato il 06 dicembre 2024
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Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha firmato un decreto che stanzia 320 milioni di euro per sostenere l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle piccole e medie imprese. L’obiettivo è incentivare l’adozione di impianti fotovoltaici, mini eolici e sistemi di accumulo dell'energia, garantendo alle PMI una maggiore indipendenza energetica e un impatto positivo sull’ambiente, attraverso la transizione verso fonti energetiche sostenibili.
La misura prevede agevolazioni finanziarie sotto forma di contributi per l’acquisto, l'installazione e la messa in esercizio di impianti per la produzione di energia rinnovabile, nonché per sistemi di stoccaggio dell’energia.
Obiettivi principali:
- promuovere l'autoproduzione di energia rinnovabile nelle PMI;
- incentivare l'uso di energie pulite e sostenibili;
- favorire la transizione ecologica e la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali.
Questa misura si inserisce nel quadro del PNRR, specificamente nell’Investimento 16 della Missione 7 "REPowerEU", che ha come obiettivo il rafforzamento della resilienza energetica e la promozione dell'efficienza energetica in Italia.
Risorse disponibili e ripartizione geografica
I fondi, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e finanziati nell’ambito di REPowerEU, sono distribuiti con criteri specifici:
- 40% delle risorse è riservato alle micro e piccole imprese.
- 40% è destinato alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), per favorire lo sviluppo sostenibile nelle aree più svantaggiate.
Agevolazioni previste
Le agevolazioni saranno erogate sotto forma di contributo in conto impianti, con percentuali che variano a seconda della dimensione dell’azienda:
- per le micro e piccole imprese, il contributo coprirà fino al 40% delle spese ammissibili;
- per le medie imprese, il contributo sarà pari al 30%;
- è previsto un ulteriore contributo del 30% per l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia prodotta;
- un contributo del 50% sarà riservato per la diagnosi energetica necessaria alla pianificazione degli interventi.
Spese ammissibili
Per accedere alle agevolazioni, le imprese dovranno presentare un piano di investimento con costi compresi tra 30.000 euro e 1 milione di euro. Le spese ammissibili riguardano:
- acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o mini eolici;
- apparecchiature digitali necessarie all’operatività degli impianti;
- sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
- diagnosi energetica, fondamentale per la pianificazione degli interventi.
Tutte le spese devono essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Procedure e criteri
Le modalità di accesso alle agevolazioni e i termini per la presentazione delle domande saranno definiti con un successivo provvedimento direttoriale. In caso di risorse non completamente utilizzate, i fondi non assorbiti saranno redistribuiti per finanziare progetti di imprese di media dimensione e per altri territori, al fine di garantire un’allocazione efficiente delle risorse.
Impatto strategico
L’iniziativa rientra nel più ampio programma di transizione energetica del Paese, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e favorire la sostenibilità ambientale. Il sostegno alle PMI si traduce in un’opportunità di innovazione e competitività, contribuendo a rendere le piccole e medie imprese più resilienti di fronte alle sfide globali in ambito energetico ed economico.
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