Mef: salve le cartelle di pagamento fino a 2mila euro ancora attive
Autore: Roberta Moscioni
Pubblicato il 28 giugno 2013
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L’annullamento automatico delle cartelle di pagamento di importo fino a 2 mila euro relative a ruoli resi esecutivi sino al 31 dicembre 1999, disposto dalla legge di Stabilità (commi 527 e 528 dell'articolo 1 della Legge n. 228/2012), a partire dal 1° luglio 2013, può essere bloccato dalla Pubbliche amministrazioni nel momento in cui l’ente creditore ritiene che la partita creditoria può ancora essere realizzata. In tal caso, l’ente dovrà attivarsi per interrompere il decorso dell’annullamento del credito.
La sollecitazione è avvenuta dalla Ragioneria generale dello Stato, con la circolare n. 29 del 7 giugno 2013.
Con tale documento, il Mef esorta le amministrazioni centrali a valutare gli effetti che potrebbero derivare dall’annullamento automatico delle partite ancora attive. L’obiettivo è quello di incoraggiare gli enti vigilanti ad agire in tempo ed evitare – nei casi opportuni e proficui – che il semplice decorrere del tempo possa portare a situazioni di tal genere.
Nel caso in cui l’automatico annullamento dovesse, infatti, riguardare posizioni ancora realizzabili, gli enti devono adoperarsi con sollecitudine, attivandosi prontamente per il ritiro dei ruoli dall’agente della riscossione e procedendo a notificare al debitore un atto ingiuntivo, con cui si comunica non solo l’interruzione dei termini di prescrizione, ma anche la ripresa della riscossione coattiva dopo la data del 1° luglio 2013.
- Il Sole 24 Ore - Norme e Tributi, p. 22 - Notizie In breve - Vecchie cartelle, test rottamazione
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