Manovra, emendamenti su Ape e ricollocazione
Pubblicato il 22 novembre 2017
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La legge di Bilancio 2018 pensa al social.
Alle lavoratrici con i requisiti per accedere all’Ape sociale è concesso lo sconto di un anno per ogni figlio, con un tetto a 24 mesi.
Sul fronte ricollocazione, il Ddl amplia l’ambito di applicazione estendendo l’assegno, ex art. 23 del DLgs. 150/2015, a favore dei disoccupati ai lavoratori in Cigs per le causali di riorganizzazione o crisi aziendale.
Sale a 15 il numero di categorie di lavoratori impegnati in attività gravose (entrano 4 categorie tra cui i siderurgici di prima fusione) esentate dall'aumento dell'età pensionabile a 67 anni. Si tratta dell'adeguamento automatico dei requisiti di pensionamento all’aspettativa di vita che scatterà nel 2019.
Impegni del Governo:
- abbassare i requisiti se l’aspettativa di vita calerà;
- fissare un limite agli aumenti, che non potranno mai superare i 90 giorni (nel 2019 si salirà invece di 5 mesi);
- istituire due commissioni per valutare l’aspettativa di vita in base alle mansioni svolte per una lettura separata della spesa pensionistica da quella assistenziale;
- proseguire il confronto per garantire ai giovani trattamenti pensionistici più adeguati;
- rilanciare la previdenza integrativa.
L'emendamento del Governo, atteso venerdì al Senato, sarà blindato.
- eDotto.com - Edicola del 15 novembre 2017 - Dl fiscale collegato Novità su equo compenso, bollette e detrazioni semplificate - Moscioni
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