Manovra 2021, arriva la fiducia alla Camera. Le novità
Pubblicato il 24 dicembre 2020
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Arriva la prima fiducia della Camera dei Deputat alla Manovra Finanziaria 2021. Entro domenica (27 dicembre 2020) è previsto l’ultimo “sì” del Senato per la definitiva approvazione della legge, e successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro la fine dell’anno. Molte le novità: dalla proroga del superbonus per tutto il 2022 ai nuovi microsconti fiscali, dall'anno bianco contributivo delle partite Iva agli sgravi contributivi.
Ecco una breve sintesi delle principali novità, sia in ambito fiscale che di lavoro.
Manovra 2021, proroga del superbonus
Via libera alla proroga del superbonus 110%. È possibile fruire dell’agevolazione fino al 110% per i lavori di ristrutturazione per l'efficientamento energetico degli edifici, fino al 31 dicembre 2022.
Manovra 2021, microbonus a volontà
Semaforo verde anche ai cd. “micro bonus”. Di cosa si tratta? In particolare, riguarda una serie di incentivi quali il credito di imposta per i cuochi, il bonus per il rifacimento dei sanitari, 1.000 euro per le docce, ecc. Inoltre, per chi ha un Isee entro una certa soglia, sono stati approvati il voucher occhiali da vista da 50 euro e il kit digitalizzazione che consente di avere uno smartphone con l'abbonamento a due quotidiani.
Ma non è finita qui. Entra nel testo della Manovra 2021 anche il rinnovo dell'agevolazione per sostituire il televisore.
Manovra 2021, stop ai contributi per gli autonomi e ISCRO
Stop ai contributi previdenziali per i lavoratori autonomi e professionisti colpiti dalla crisi economica. Il beneficio è rivolto esclusivamente a tutte le partite Iva e professionisti, ordinisti e non:
- che abbiano percepito un reddito nel 2019 non superiore a 50.000 euro;
- che nel 2020 abbiano subito una perdita di fatturato pari almeno al 33%. Sono esclusi dall’esonero i premi INAIL, Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Sempre per gli autonomi, il Governo ha introdotto in via sperimentale, per tre anni, uno specifico ammortizzatore sociale versato dall’INPS (l’ISCRO). L’ISCRO, acronimo di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, è un ammortizzatore sociale destinato ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’INPS. Esso è erogato dall’Istituto Previdenziale in caso di reddito da lavoro autonomo inferiore al 50% rispetto alla media degli ultimi tre anni e non superiore a 8.145 euro. L’assegno dell’ISCRO dovrebbe aggirarsi, a seconda dei casi, tra i 250 e gli 800 euro al mese per un massimo di sei mesi.
Manovra 2021, sgravi contributi per giovani e donne
Via libera agli incentivi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le stabilizzazioni dei contratti a tempo determinato: nel biennio 2021-22 i giovani che non abbiano compiuto il 30esimo anno, se assunti si portano in dote l’esonero contributivo fino a tre anni, nel limite di 6.000 euro d’importo annuo.
La durata diventa di 4 anni per le aziende con sede in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. L’esonero al 100% è riconosciuto anche alle assunzioni di lavoratrici (disoccupate da almeno 24 mesi e senza lavoro al Sud) effettuate nel biennio, sempre nel limite di 6.000 euro, a condizione che vi sia un incremento occupazionale netto.
Manovra 2021, proroga CIG
Confermata la proroga della CIG per l’emergenza Covid-19 di 12 settimane (gratuita per le imprese), che devono essere collocate tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2021 per i trattamenti di CIGO, e tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021 per l’assegno ordinario e la cassa integrazione in deroga.
Ai datori di lavoro privati, con esclusione di quelli del settore agricolo, che non richiedono i trattamenti di Cig Covid, è riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico per un massimo di 8 settimane, fruibili entro il 31 marzo 2021.
Manovra 2021, credito d’imposta ricerca e sviluppo
Aumentate le misure delle agevolazioni attualmente previste per quanto riguarda il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo e investimenti in innovazione tecnologica. In particolare:
- il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, con limite annuo elevato da 3 a 4 milioni di euro, passa dal 12% al 20%;
- il credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica, con limite annuo elevato da 1,5 a 2 milioni di euro, passa dal 6% al 10%
- il credito d’imposta per investimenti in innovazione tecnologica, transizione ecologica o innovazione digitale 4.0, con limite annuo elevato da 1,5 a 2 milioni di euro, passa dal 10% al 15%;
- il credito d’imposta per investimenti in design e ideazione estetica, con limite annuo elevato da 1,5 a 2 milioni di euro, passa dal 6% al 10%.
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