Manovra 2020, modifiche alla plastic tax e incentivi per i pagamenti elettronici
Pubblicato il 08 novembre 2019
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Con il decreto fiscale, pubblicato in “Gazzetta Ufficiale” e il Disegno di legge di bilancio presentato all’esame parlamentare, continua il lavoro degli aggiustamenti alle disposizioni contenute nella Manovra finanziaria 2020, soprattutto con riferimento ai temi più spinosi.
Lo stesso Premier Conte si è espresso sulla necessità di una rimodulazione della tassa sulla plastica, al fine di concedere più tempo alla riconversione degli impianti e ridurre l’impatto nel 2020.
Manovra 2020, plastic tax verso una rimodulazione
Il capo del Governo è stato chiaro sul fatto che "se da quel settore produttivo ci vengono le doglianze, le valutiamo. Stiamo facendo una istruttoria, incontreremo tutti i rappresentanti di categoria, non vogliamo penalizzare nessuno”.
Con la plastica tax è evidente il progetto politoco verso “un'Italia più verde”. Al bando ci sono i polimeri sintetici monouso, ma ciò non vuol dire che la tassa non possa essere modulata diversamente, fermo restando che il settore debba essere orientato verso il biodegradabile.
L’ipotesi al vaglio del Governo dovrebbe, quindi, contemplare uno slittamento dell’entrata in vigore della plastic tax a luglio, con il primo versamento fissato a ottobre.
L’operazione dovrebbe valere complessivamente non meno di 400-500 milioni, compresi gli incentivi (credito d’imposta) per favorire il riciclo e il compostaggio della plastica. Al momento, mancano però le coperture certe.
Manovra 2020, Pos per tutte le partite Iva
Il premier Conte si è espresso, poi, anche su un altro tema caldo della Manovra 2020, quello relativo alla limitazione dell’uso del contante.
Rimane acceso dunque il dibattito sui pagamenti elettronici, con la previsione anche di misure premiali, oltre che sanzionatorie.
Con le misure previste nel Dl fiscale e nel Ddl di bilancio 2020, si vuole completare l'iter già avviato nel 2012 con il Decreto crescita (Dl n. 179/2012). Era stato, infatti, già introdotto un obbligo generale per commercianti e professionisti di accettare, a partire dal 1° gennaio 2014, pagamenti elettronici dai propri clienti (cosiddetto obbligo di Pos).
Tale obbligo riguarda tutti i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali (bar, pizzerie, ristoranti, gelaterie, artigiani, avvocati); tuttavia, la norma era rimasta priva di seguito, non essendo stata collegata ad un sistema sanzionatorio o di incentivi.
Ora la situazione sta per cambiare. Dal 1° luglio 2020 tutte le partite Iva dovranno dotarsi di un Pos oppure di un altro strumento che consenta il pagamento tracciato (anche app che consentono le transazioni tramite due telefonini).
La nova norma è accompagnata, questa volta, da una penalità in caso di mancata osservanza. Dal 1° luglio 2020, infatti, commercianti e professionisti dovranno adeguarsi all'obbligo di accettare pagamenti con carte di debito o di credito, pena una sanzione amministrativa pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione, ad esclusione dei casi di oggettiva impossibilità tecnica. Non è previsto, come in passato, alcun importo minimo per l'applicabilità della sanzione: non vi è una soglia minima per l’utilizzo del Pos.
Allo stesso modo, è stato previsto un meccanismo premiale per chi si adegua al nuovo obbligo: un credito di imposta, pari al 30% delle commissioni relative alle transazioni effettuate elettronicamente, indipendentemente dal regime fiscale di appartenenza dell'esercente e a condizione che, nell'anno di imposta precedente, non abbia avuto ricavi e compensi superiori a 400 mila euro.
Infine, è contenuta nel Ddl Bilancio e quindi al vaglio del Senato, un’altra misura finalizzata a incentivare l'uso dei pagamenti elettronici. Si tratta di un superbonus che dovrebbe essere garantito a chi effettuerà pagamenti con strumenti tracciabili (carte di credito e bancomat), che partirà da 200 euro ma potrebbe superare anche i mille euro, a seconda degli acquisti. Ne potranno beneficiare tutti coloro che hanno compiuto i diciotto anni e risiedono nel territorio dello Stato; il rimborso in denaro è previsto per gli acquisti abituali, effettuati con carte di credito o di debito, purché al di fuori dell'esercizio dell'attività di impresa, arte o professione.
- edotto.com – Edicola del 6 novembre 2019 - Ddl di Bilancio 2020. I nodi plastic tax e auto aziendali – Pichirallo
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