Malattia. Cosa deve fare il lavoratore
Pubblicato il 16 novembre 2023
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In caso di malattia che non consenta lo svolgimento di attività lavorativa, il dipendente ha diritto a percepire, comunque, una indennità economica ed alla conservazione del posto di lavoro.
L’insorgenza di uno stato morboso che comporti un’incapacità temporanea ed assoluta di rendere la prestazione lavorativa è tutelato in primis dall’art. 2110, Codice Civile.
Tuttavia incombono sul lavoratore una serie di obblighi ed adempimenti che possono pregiudicare sia il trattamento economico spettante, che la garanzia stessa di mantenimento del posto di lavoro.
Il lavoratore dipendente che si ammala, infatti, ha l’obbligo
- di comunicare tempestivamente al datore di lavoro la propria assenza;
- di recarsi dal medico curante per il rilascio del certificato medico;
- di essere reperibile, secondo determinate fasce orarie, presso il domicilio indicato nel certificato medico al fine di consentire all’INPA ed al datore di lavoro di accertare la sussistenza della patologia accusata.
Nell'approfondimento che segue si tracciano tutti i passaggi che il lavoratore è tenuto a seguire per non perdere le tutele, economiche e normative, riconosciute in caso di malattia con il prospetto delle previsioni dei CCNL più comuni e un fac-simile di certificato medico compilato.
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