Maggiori obblighi documentali e informativi per le aziende appaltanti
Pubblicato il 07 settembre 2009
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Il Dlgs n. 106/2009, Correttivo del Testo unico sicurezza, ha apportato delle modifiche all’articolo 26 del Dlgs n. 81/08, titolato “Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione”. Le nuove norme aumentano il rigore nei confronti dei datori di lavoro che affidano l’esecuzione di lavori e servizi a imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda o nell’ambito del ciclo produttivo della stessa. Per tali datori di lavoro appaltanti sorge l’obbligo del rispetto di adempimenti di carattere documentale, di informazione, di cooperazione, di coordinamento e di valutazione dei rischi da interferenze. In altri termini, i datori di lavoro committenti – anche se subappaltatori – devono cooperare nei confronti delle ditte appaltatrici o dei lavoratori autonomi per prevenire e proteggere dai rischi sul lavoro, riguardo soprattutto al caso di incidenti sull’attività lavorativa oggetto di appalto. Essi dovranno, inoltre, coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi sullo svolgimento dell’attività delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.
I nuovi obblighi imposti ai datori di lavoro committenti prevedono che questi elaborino un unico documento di valutazione dei rischi contenente tutte le misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi di interferenze. Il documento, denominato Duvri, deve essere conservato presso l’unità produttiva a cui si riferisce la valutazione dei rischi. La mancata custodia è punita con la sanzione amministrativa da 2mila a 6mila euro. L’obbligo della valutazione dei rischi da interferenze non va fatta nei casi di semplici servizi di natura intellettuale; di semplici forniture di materiali o attrezzature; di lavori o servizi di durata fino a due giorni, a meno che questi non comportano rischi particolari per l’utilizzo – per esempio – di sostanze cancerogene, atmosfere esplosive, eccetera.
Infine, si deve ricordare che il personale che lavora per l’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve avere un tesserino di riconoscimento (completato da fotografia, generalità del lavoratore e del datore di lavoro). In sua assenza, a carico dell’impresa appaltatrice si applica la sanzione amministrativa da 100 a 500 euro per ciascun lavoratore.
- http://www.lavoro.gov.it
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 1 – I costi necessari a evitare incidenti vanno evidenziati
- Il Sole 24 Ore – Norme e tributi, p. 1 – Sicurezza estesa a tutti gli appalti – a cura di Caiazza
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