Macchine agricole, Cfp per rinnovo parco auto e agricoltura di precisione

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Macchine agricole, Cfp per rinnovo parco auto e agricoltura di precisione

In data 8 agosto 2023, è stato adottato il decreto Masaf n. prot. 413219 che reca la disciplina e le indicazioni per le Regioni e le Province autonome per la definizione delle modalità di emanazione dei bandi regionali relativi a 400.000.000,00 di euro, destinati alla sottomisura "ammodernamento delle macchine agricole" PNRR - Missione 2 componente 1, Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare.

Nello specifico, il MASAF individua le modalità di ripartizione della dotazione finanziaria di 400 milioni di euro da destinare all’ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione (Bonus macchine agricole), ripartita tra le Regioni e Province autonome con decreto del Ministro n. 53263 del 2 febbraio 2023, come riportato all’articolo 4 del provvedimento dell’8 agosto 2023.

Bonus macchine agricole, soggetti beneficiari

Possono beneficiare dell’agevolazione le:

  • imprese agro-meccaniche;
  • micro, piccole medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni.

I suddetti soggetti, al momento della presentazione della domanda, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • iscrizione alla competente CCIAA ed essere titolare di partita IVA;
  • avere Fascicolo Aziendale confermato e aggiornato ai sensi dell’art. 43 del decreto-legge n. 76 del 2020;
  • le micro, piccole medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni non devono essere Imprese in difficoltà ai sensi della normativa europea sugli Aiuti di Stato;
  • essere nelle condizioni di “assenza di reati gravi in danno dello Stato e dell’Unione Europea”.

Sono escluse dagli aiuti di cui al presente decreto:

a) le grandi imprese;

b) le imprese destinatarie di ordini di recupero pendenti a seguito di una precedente decisione della Commissione che dichiara gli aiuti illegittimi e incompatibili con il mercato interno;

c) le imprese in difficoltà, di cui all’articolo 2, punto (59) del Regolamento (UE) 2022/2472.

NOTA BENE: L’investimento in Leasing non è ammesso.

Bonus macchine agricole, criteri e intensità dell’aiuto

Il beneficio è concesso nella forma di contributo in conto capitale.

Le Regioni definiranno l’aliquota di contributo applicabile, che nel rispetto dei massimali consentiti dalla normativa non può superare:

  • il 65 per cento dell’importo dei costi di investimento ammissibili;
  • l’80 per cento dell’importo dei costi di investimento ammissibili nel caso di giovani agricoltori.

NOTA BENE: Sarà possibile l’erogazione di una anticipazione finanziaria pari fino al 30% della spesa ammissibile, sulla base di apposita richiesta del beneficiario al Soggetto attuatore corredata da idonea garanzia fideiussoria rilasciata da primari istituti bancari o dagli intermediari finanziari oppure da primarie imprese assicurative, di cui all’elenco IVASS.

Spese ammesse al beneficio

I progetti ammissibili riguardano l’ammodernamento del parco macchine agricole, oltre agli investimenti nei sistemi di agricoltura di precisione per l’efficientamento della produzione agricola.

Nello specifico, le spese ammissibili sono quelle relative a progetti che rientrano nelle seguenti categorie:

  • a) supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione;
  • b) sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia;
  • c) supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.

La spesa massima ammissibile riferita agli investimenti è pari a a 35.000 euro per i punti a) e c), e a 70.000 euro per il punto b).

Non sono ammissibili le seguenti spese:

a) acquisto di impianti, macchine e attrezzature usati;

b) fornitura di beni e servizi senza pagamento in denaro giustificato da fattura o documenti probanti equivalenti;

c) investimenti destinati alla mera sostituzione di impianti ed attrezzature già presenti in azienda, che non comportino un miglioramento tecnologico e un minore impatto ambientale;

d) opere di manutenzione di impianti ed attrezzature esistenti;

e) opere provvisionali non direttamente connesse all’esecuzione del progetto;

f) spese relative all’IVA salvo nei casi in cui non sia recuperabile ai sensi della normativa nazionale di settore. L’IVA che sia comunque recuperabile non può essere considerata ammissibile anche ove non venga effettivamente recuperata dal beneficiario finale;

g) qualsiasi tipologia di spesa non funzionale all’investimento proposto e/o non prevista dalle norme unionali, nazionali e regionali.

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