Macchinari imbullonati funzionali all'unità immobiliare e pagano l'Imu. La Cassazione si adegua alla Stabilità 2015
Autore: Alessia Lupoi
Pubblicato il 20 febbraio 2015
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La Legge di Stabilità per il 2015 ha lasciato irrisolta la questione macchinari «imbullonati», perciò questi vanno accatastati e pagano l’Imu, danneggiando così le imprese sotto l'aspetto della tassazione.
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 3166, depositata il 18 febbraio 2015, si è allineata alle nuove norme, affermando il principio di diritto secondo cui in virtù della combinazione delle norme fiscali e codicistiche, tutte le componenti che in via ordinaria contribuiscono ad assicurare ad una unità immobiliare una specifica autonomia funzionale, fisica e reddituale stabile nel tempo, sono da considerare elementi idonei a descrivere l'unità stessa ed influiscono sulla quantificazione della relativa rendita catastale, come appunto da ultimo confermato dalla norma d'interpretazione autentica di cui all'articolo 1, comma 244 della Legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (Legge di Stabilità per il 2015).
Quelle stesse componenti, costituite in genere dai fabbricati di cui all'articolo 28 della Legge n. 1231 dell'8 giugno 1936 e costruite per le specifiche esigenze di un'attività industriale o commerciale, non sono suscettibili di una destinazione estranea, risultando invece essenziali per caratterizzare la destinazione dell'unità immobiliare.
- Il Sole 24 Ore del 19 febbraio 2015 - Norme e Tributi, p. 39 - Impianti industriali da accatastare - An. Iov.
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