L’Inps blocca le invalidità non in regola con i redditi
Pubblicato il 07 giugno 2006
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L’Inps, con il messaggio 16146 del 6 giugno 2006, informa che il ministero dell’Economia ha effettuato le verifiche dei requisiti reddituali nei confronti dei beneficiari di provvidenze economiche di invalidità civile ai sensi dell’articolo 4, comma 3-septies, del decreto legge 20 giugno 1996, n. 323, convertito nella legge n. 425 dell’8 agosto dello stesso anno. I controlli sono stati effettuati sui redditi dell’anno 2004. Dopo tale verifica, il Ministero ha trasmesso un elenco degli invalidi civili che risultano aver superato i limiti di reddito entro i quali poter fruire dei trattamenti previdenziali. Gli elenchi dei soggetti a rischio sono stati inviati alle sedi Inps interessate, che così vengono invitate a sospendere con la massima tempestività le prestazioni non dovute che risultano in pagamento. Per i recuperi delle somme indebitamente erogate fa fede la data di entrata in vigore del Dl n. 269 del 2 ottobre 2003, convertito con modificazioni nella legge 326/2003, che prevede che “non si procede alla ripetizione delle somme indebitamente percepite, prima dell’entrata in vigore del presente decreto, dai soggetti privi dei requisiti reddituali”. Pertanto, le sedi dovranno astenersi dal recupero delle somme indebitamente riscosse prima del 2 ottobre 2003, mentre potranno agire nei confronti di quelle riscosse dal 1° novembre 2003. Il recupero dovrà avvenire anche nel caso in cui le prestazioni di invalidità civile siano state sostituite dall’assegno sociale per il superamento del 65° anno di età.
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